Nella vecchia e disadorna cantina, il vinaio mesce succo d’uva in abbondanza agli avvinazzati clienti.
Giacinto e Ortensio ne hanno ordinato un fiasco che hanno già svuotato per metà. Ormai farfugliano parole senza senso:
“Hai visto? – dice Giacinto – il vinaio come spilla?”
“Il vinaio ha una spilla?”
“Ma nooo – ride sguaiatamente – mesce!”
“T’esce? Chiudi la patta allora, svergognato!”
Giacinto ride ancora più forte e batte un pugno sul tavolo, facendo cadere la pipa che va in pezzi.
“Imbecille! La mia pipa, l’hai rotta!” – gli grida Ortensio infuriato, mentre il cane annusa estasiato l’aroma del tabacco.
La moglie del vinaio si ritira nel retrobottega e li guarda di nascosto.
Pensa a quelle povere mogli che più tardi dovranno sopportare l’alito cattivo dei loro mariti, e il loro russare da ubriachi.