Autore: Paola Bersanti

Aroma

Vorrei che le mie mani diventassero le radici delle tue piante nell’orto. Così sarei il fitto rosmarino che tutte le sere vai ad accarezzare. Sarei la fresca e profumata salvia quando la mattina presto ti impregni le dita della sua rugiada. E sarei il timo aromatico, sparso ovunque nella terra, mentre lo raccogli delicatamente per consegnarlo con amore ai tuoi piatti. Sarei il mediterraneo origano che ti parla di calde terre, di mare, di rocce. E poi sarei il giovane e vigoroso basilico, brillante ed essenziale nelle tue estati. Potrei essere l’intensa menta, che rapita annusi ogni giorno e...

Read More

L’immagine perfetta

Mi sono sentita sollevare in alto, inondata di luce. Una sensazione di leggerezza, niente più pesi sul cuore. E mi sono vista. Con una tunica bianca, come quelle degli angeli, mentre salivo, sempre più leggera. Finalmente! Finalmente giù la maschera! Giù la maschera di brava mamma, brava moglie e soprattutto di brava figlia. Si. Da quando quel mostro d’acciaio rosso ha portato via Maria, io per voi non sono più esistita. E ora, quante lacrime! Quante lacrime mamma, quante lacrime papà! Qualcuno adesso mi sta aspettando per accogliermi in un posto dove non dovrò più indossare nessuna maschera. Dove...

Read More

Terra

Se qualcuno mi vedesse adesso, in mezzo ai campi, accovacciata su una zolla di terra, direbbe che sono una solitaria, ignorando che qui non esiste solitudine. Su questa terra tutto parla, anche il silenzio. Ne stringo un pugno tra le dita, ne godo il profumo e penso a mio padre e a mio nonno che ci hanno affondato le radici prima di me, al suo colore così chiaro. Quel colore io lo chiamo coraggio. Lo stesso coraggio di Akin mentre attraversava il mare di lapislazzuli, bello e cattivo. Unico punto di congiunzione tra la sua terra e la nostra....

Read More

Qualche cielo più in là

Quando mi sono svegliata, mi sono trovata in una grande stanza, senza finestre e con tanti specchi. Non potevo credere a ciò che vedevo. Nei miei occhi scorrevano le immagini dei luoghi che avevo sempre desiderato vedere, ma che non avevo incontrato mai. E poi sono diventati blu come i campi in Provenza e la mia pelle è diventata ancora più bianca, come le bianche scogliere della Cornovaglia, tomba di Tristano e Isotta. I miei capelli si sono colorati di verde con riflessi colore dell’erica, come gli immensi prati irlandesi e la mia bocca, la mia bocca è diventata...

Read More

Carta da lettere

Cara Marta, cara Daniela, caro Alessandro, cara Anna, e cari tutti, questa lettera è per voi. Era tanto che volevo scrivervi, perché da tanto sento forte la mancanza della nostra corrispondenza. È possibile che dopo tanti anni abbiate cambiato indirizzo, ma le mie mani vanno da sole e proverò a spedirla. Magari arriverà. Ricordo una tua lettera, Alessandro, arrivata dopo sette anni dall’ultima, quando io non abitavo più nella stessa casa e che mi ha raggiunta lo stesso. Così mi sembra meno assurdo scrivere dopo tanti anni a persone di cui ho perso le tracce e non ci sto...

Read More
  • 1
  • 2

SCRIVI CON NOI!







Quelli di Writer Monkey su Facebook

1 day ago
Writer Monkey

Un attimo di consapevolezza - di Andrea Grieco

A volte mi chiedo:
come ha fatto la nostra generazione
a sopravvivere ai cibi
contenenti lattosio?

Come siamo potuti crescere
senza omogenizzati, integratori,
ormoni e multivitaminici?

Come siamo vissuti
senza Coca zero, Red Bull,
aperitivi e long drink,
se aspettavamo la domenica
per bere l’acqua gasata
con polverine disciolte?

Come abbiamo superato
gli inverni rigidi
col panino nella cartella,
senza le merendine, la nutella
e gli immunostimolanti?

Come ci siamo accontentati
della merenda del pomeriggio
fatta di pane, burro e zucchero,
senza ricorrere ai centrifugati
di frutta e verdura?

Come abbiamo superato
le sere d’estate
con una fetta di anguria per strada,
senza la baldoria degli happy hour?

Come abbiamo sopportato
la punizione di un professore,
e abbracciato incontrandolo
dopo tanti anni,
senza aggredirlo
con l’approvazione dei genitori?

Come abbiamo potuto
corteggiare la compagna di banco
senza epilazione sul petto,
e un fisico da bodybuilding?

Come abbiamo potuto
fare a meno del personal trainer,
avendo giocato solo a calcetto
sui terreni sterrati,
mentre il compagno più sfigato
faceva da arbitro?

Come siamo sopravvissuti
alle ginocchia sbucciate
e disinfettate con la sola saliva,
senza ricorrere ad antibiotici
antisettici e medicazioni?

Come siamo riusciti
ad incontrarci con la ragazza
se non esisteva il cellulare
e gli unici sms
erano un bigliettino nel diario
e un bacio rischiato?

Come accettava di uscire con noi,
se andavamo a prenderla a piedi
sapendo che volevamo
regalarle le ali?

Come abbiamo potuto
scrivere poesie
e comporre canzoni
senza l’uso del computer?

Come siamo riusciti
ad aspettare un tempo infinito
per dare il primo bacio,
se ora è l’ultimo ad arrivare
dopo un amplesso?

Eppure,
la nostra generazione
che non faceva l’alba,
ha saputo sognare.
Perché il cibo più sano
che l’ha nutrita,
era la speranza.


(trovata in giro per internet)
... Vedi altroVedi meno

Load more