Autore: marilena migiani e angelo fabbri

La strategia dell’alfiere – 5 – Swing by

Il parco era silenzioso, di mattina. Jack camminava lungo i viali alberati guardando i grandi prati deserti tra le palme che svettavano nel cielo. Come da ragazzo indugiava presso i tronchi nodosi degli alberi fermandosi a leggere le etichette che recitavano sempre nomi esotici: Cedrus libani, Quercus robur, Quercus suber… Poi alzava lo sguardo tra le fronde. Spiando i movimenti degli scoiattoli che frusciavano tra i rami. Gli dispiacque di non avere con sé delle noci: battendo i gusci per terra gli scoiattoli sarebbero scesi sulla strada a prenderle dalle sue mani. Almeno, una volta facevano così, con movimenti...

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La strategia dell’alfiere – 4 – Jeff Durrell

Il consulto con Cooper anziché rinfrancarlo aveva gettato Jack in un cupo sconforto.. La testa cominciò a dolergli. Prese un analgesico e si sdraiò sul divano con un panno fresco sulla fonte. Dopo una mezz’ora gli parve di sentirsi meglio, si alzò, prese un paio d’uova dal frigorifero e le fece al tegame con della salsa, accompagnate da una bottiglia di birra, quindi si sedette davanti al basso tavolino del soggiorno con mezzo bicchiere di brandy e studiò i pezzi sulla scacchiera, in un tentativo di ritorno alla normalità. La settimana prima aveva impostato una partita giocata nel 1914...

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La strategia dell’alfiere – 3 – Un uomo in preda ad una crisi di nervi

Era mattino inoltrato quando Jack aprì gli occhi. Dietro i vetri gocciolava una pioggerella sottile, striata dei riflessi gialli di un sole pavido che si nascondeva dietro le nubi. Gli piaceva guardare la pioggia, seduto davanti alla finestra con un buon libro, un bicchiere di whisky e di sottofondo una sinfonia di Gershwin. Oppure davanti alla scacchiera, concentrato sulla sua mossa, immemore delle urgenze del tempo, espanso all’infinito dal silenzio e dal ticchettio monotono delle gocce sul davanzale.  O le notti con Phoebe… quelle notti di pioggia dove più ardentemente smarrivano i sensi e ci si addormentava l’uno nelle...

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La strategia dell’alfiere – 2 – Green Hill Country Club

Jack si risvegliò sudato e affannato come dopo una lunga corsa, col cuore che gli batteva furioso in petto. Dalla tapparella filtrava la luce lattiginosa dei lampioni, fuori era ancora scuro. Il buio che precede l’alba, però, meno fitto e avvolgente di quello notturno, già permeato del lieve chiarore che rivela le ombre nella loro materia. Un buio rassicurante. Si alzò e andò in bagno: lo schiaffo dell’acqua fredda sul viso contribuì al suo risveglio definitivo. Evitò la sua immagine nello specchio e andò in cucina. Gli occhi andarono al ripiano dove erano le bottiglie dei liquori, ma respinse...

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La strategia dell’alfiere – 1 – Forest Park

Verdi e trasudanti umidità, le colline di Forest Park correvano ad ovest di Portland disegnando una linea sghemba che separava la città dai più alti contrafforti della National Forest, e oltre, l’oceano. Il fitto muro vegetale di abeti Douglas si snodava sinuoso lungo la dorsale delle colline, alla cui base, nei tratti più ripidi, il perimetro era tratteggiato da una colonna di rocce di basalto.  Phoebe e Jack arrancavano a causa della ripida salita, e il terreno limoso che smottava di continuo sotto i loro piedi li costringeva a piantarli con forza nel fango per non scivolare. A differenza di...

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Voci – 6

«Quello che devi fare è una scansione cerebrale completa». Jack annuì stancamente. «Ne ho fatta una la settimana scorsa, ho la registrazione in ufficio». «Non va bene, ci vuole una scansione molto più dettagliata. C’è una struttura in  Massachusetts, il General Hospital Neurotechnology Center, dove si è elaborata una nuova tecnologia di imaging, con una risoluzione estremamente avanzata rispetto a quelle correnti. Il Center, non più nella fase sperimentale, è alla continua ricerca di volontari, malati cerebrali gravi o terminali, per un avanzamento negli studi sulle mappe neuronali e perfezionare ulteriormente il suo già sofisticato sistema di rilevamento». «Massachusetts?» chiese Jack scostandosi la...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

13 hours ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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