Autore: Irene

Cosa stanno dicendo? Il seguito, ispirata dal racconto di Graziella Dimilito (parte seconda)

  Arrivò l’ora di pranzo Fosca stanca morta, anche perché il caldo lì dentro era asfissiante. Finalmente poté sedersi, e gustare qualcosa da mangiare, cominciò ad aprire il suo portapranzo, dove la sera prima aveva preparato della verdura e una fetta di pane, il misero pranzo di una donna succube delle sue rotondità. Mafalda invece dopo due ore che ingurgitava vino e cantava, ormai giaceva con la testa abbandonata sul tavolo. Dalla sua bocca aperta uscivano dei rantoli puzzolenti di alcool, ormai nella stanza non si resisteva. Fosca arrabbiata e nauseata da quel fetore, richiuse la ciotola del cibo,...

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Dolce sapore di tradizione

Mi piace rimanere attaccata alle tradizioni, e una di queste è la pizza di Pasqua, eh già si chiama proprio così, pizza. Certo per le nostre mamme era una faticaccia maneggiare quell’enorme impasto, ne facevano talmente tante. Quasi si sfidavano tra di loro. “Io ho impastato 15 uova” vociavano tra di loro. Iniziavano la sera a oliare le teglie di rame, grattare limoni e preparare tutti gli ingredienti, dentro una grande e pesante insalatiera di ceramica bianca, veniva impastato il lievito madre e la mattina traboccava già sulla spianatoia, con il suo odore acido. Di buon ora tutto veniva...

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Sfregiosi arti… fici

Mi sono svegliato con un dolore lancinante ad una gamba. Già soffrivo di terribili emicranie, causa della mia testa  che non era mai stata normale, avevo gli occhi incavati, e il mio bel naso aquilino ormai era un ricordo di gioventù. L’aria intorno era fredda, umida, in una notte satura di nubi. Le stelle non erano sufficienti a illuminare il luogo dove mi trovavo: dovevo aspettare l’alba per cercare di ricordarmi perché ero lì. E chi ero. Arrivò l’alba, a poco a poco le nubi si tinsero di rosee sfumature. Per i miei miseri occhi fu luce su una...

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Un thiè nel deserto

Chi non ha mai sognato un viaggio a Dubai? Ecco io ero una sognatrice, dopo qualche anno di sacrifici e scongiurato mio marito titubante, finalmente il sogno un giorno divenne realtà. E così fu che ci trovammo catapultati nello sfrenato lusso dei grattacieli d’oro. A pochi chilometri,  dalla Dubai dei grattacieli, si estendeva il deserto, per un bel safari. Si doveva decidere se affidarsi a un tour guidato,  e farsi trasportare su queste  distese di sabbia a bordo di un fuoristrada con tanto di guida, oppure decidere di mettere alla prova il nostro talento da turisti fai da te, e guidare noi...

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Patatrac

“Nonno mi racconti una fiaba?” Disse Giorgino a nonno Anselmo. “Non una fiaba Giorgino ma ti racconto dei miei amici massi” “Quando vado a passeggio  in montagna, ci sono i miei amici che mi aspettano sempre, come mi vedono arrivare mi salutano.” “Patatrucchete” che vuol dire ciao.” “Ohh! nonno,  ma i massi non parlano.”  “Giorgino loro parlano e si muovono, fanno pure a testate tra di loro.” “Patatrucchete gli rispondo subito, se no mi fanno i dispetti e mi rotolano sui piedi.” “Sai Giorgino, pochi giorni fa passeggiavo e all’improvviso ho sentito un gran baccano.” Pumpete, Pampete, pakkete. “Nonno...

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La pecorella nera

Quella sera la mamma di Martina e Mattia era stanchissima, aveva lavorato tutto il giorno non aveva proprio voglia di leggere una favola ai suoi piccoli. Li mise a letto e se ne andò a dormire. Mattia aveva solo cinque anni e a seguire Martina uno di meno, non sapevano ancora leggere. A loro però piaceva quel grande librone di fiabe. Nella loro stanzetta con occhi che di chiudersi proprio non avevano voglia, decisero di sfogliarlo e guardare i bei disegni che conteneva. Fecero un immensa fatica a tirarlo su. Mentre erano concentrati su quelle meravigliose illustrazioni, improvvisamente un...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

13 hours ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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