Autore: Graziella Dimilito

AGRITURISMO di Graziella Dimilito (uno spunto da una foto)

Uno spunto da una foto Queste foto stupende mi hanno riportato indietro di alcuni anni fa. Un Agriturismo sulle Dolomiti. Man mano che si saliva per raggiungerlo, si sentiva l’aria sempre più profumata e pulita, per non parlare del panorama mozzafiato di quei posti meravigliosi. L’agriturismo era gestito da una famiglia di quattro persone: il padre, un tipo in apparenza un po’ goffo e trasandato. Scoprimmo presto quante cose sapeva di ogni argomento. La sua filosofia di vita era disarmante, non gli importava nulla delle apparenze, solo la sostanza, per questo motivo si scontrava a volte col figlio che...

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L’OROLOGIO DELLA TORRE di Graziella Dimilito (uno scritto da una foto)

UNO SCRITTO DA UNA FOTO “A mezzanotte morirai” – disse la sedicente maga, dopo aver letto la mano al viandante di turno. Lungo il tragitto del pellegrinaggio, dentro un piccolo gazebo, Zaira la maga si divertiva a dire a tutti la stessa cosa: “Morirai a mezzanotte”. I capelli neri avvolti in un foulard rosso a mo di turbante, un abito dai colori sgargianti e la messinscena era fatta. Si piegava in due dalle risate quando vedeva i malcapitati clienti, darle il denaro con mano tremante e uscire dal gazebo con le gambe molli. Pensava – se fosse vero, a mezzanotte...

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I FANTASMI DI CAMELOT di Graziella Dimilito

UNO SCRITTO DA UNA FOTO   Merlino udì la chiamata, arrivava da molto lontano telepaticamente, sembrava un problema grave e urgente, quindi si mise subito in viaggio. Attraversò boschi, laghi e campagne assolate, dove grosse balle di fieno si essiccavano al sole estivo. Giunse finalmente a destinazione; si fermò alcuni minuti ad osservare la magnifica costruzione. Le antiche mura merlate a protezione del castello e del suo immenso parco, erano di una bellezza mozzafiato. Una struggente malinconia lo colse, ma scacciò subito i tristi pensieri. Qualcosa però strideva nell’insieme: una parte dell’edificio era stato ristrutturato e modernizzato. Una voce...

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UN MARE DI PAROLE (cambio del punto di vista) di Graziella Dimilito

Dal punto di vista del mare Queste sono le giornate che preferisco, quando non c’è vento forte che mi costringe a formare cavalloni con gran spreco di energia, un bel sole caldo che mi intiepidisce e mi rilassa. Oggi poi sono particolarmente fortunato, non c’è tanta gente, quindi posso muovermi tranquillamente, increspare leggermente le mie onde, creando quello sciabordio rasserenante che piace tanto anche ai miei abitanti, pesci, alghe, coralli. Sono proprio rilassato, c’è solo una barchetta con un uomo che rema tranquillamente, bene, mi fa compagnia. I suoi remi mi accarezzano dolcemente.  Ma…che succede? Una piccola macchia nera...

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IL FARO LO SA

IL FARO LO SA   35.202 caratteri spazi inclusi  Garamond 12. Giustificato   L’uomo camminava nella notte assorto in pensieri cupi, gli ultimi avvenimenti avevano instillato nel suo animo il tarlo del dubbio. Mani in tasca e berretto calato sulla fronte, sperava che la notte, visto che non gli concedeva il beneficio del sonno, gli portasse almeno consiglio. Non si accorse dell’ombra che lo seguiva rasente i muri, il colpo alla testa arrivò all’improvviso e lo fece piombare a terra privo di sensi.   Il dottor Barti guardava pensieroso l’uomo disteso sul letto d’ospedale, attaccato a una flebo e al...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

13 hours ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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