Autore: Graziella Dimilito

IL PRESEPE

Hillary stava aiutando zia Grace ad allestire un piccolo presepe. Incuriosita chiese: “Zia, chi ha inventato il presepe?” “Di preciso non lo so, però conoscouna piccola leggenda in proposito, vuoi sentirla?” “Siiii!” Zia Grace racconta: “Il pastorello dormiva tranquillo nel suo giaciglio, il fuoco scoppiettava allegro nel camino. Ad un tratto voci festanti lo svegliarono: “E’ nato è nato!” Si alzò tutto assonnato e uscì dalla casetta. Lunghe file di pastori con agnellini e pecorelle scendevano a valle sorridenti. Il fornaio aveva acceso il forno a legna e faceva il pane, il maniscalco ferrava i cavalli, donne e uomini...

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IL CIGNO

Hillary sta saltellando nel verde del parco, si avvicina al laghetto dove una grossa papera sta nuotando spedita, seguita dai suoi paperotti, uno dietro l’altro. La bimba si diverte un mondo a guardare le loro zampette muoversi sott’acqua, li saluta con la manina ridendo. Ad un tratto si sente chiamare: “Ciao bambina bella”. Si gira di scatto, ma non vede nessuno. “Ciao bimba”. Ancora quella voce, Hillary si guarda intorno: “Chi mi chiama?” – grida. “Io!” Solo allora si accorge che un bellissimo uccello bianco sta sbattendo le grandi ali e la guarda fisso fisso. “Mi hai chiamata tu?”...

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LA FARFALLA

  Hillary è a  casa della nonna Mery, dopo aver guardato i cartoni animati esce sul balcone con la sua bambola preferita. Una farfalla si posa sulla ringhiera: com’è bella! Hillary la prende subito per le ali e la guarda incuriosita. Che colori allegri e vivaci! La mostra alla sua bambola: “Guarda che bella farfalla, giochiamo?” “Lasciami! – grida la farfalla – mi fai male”. Hillary la guarda meravigliata: “Ma tu sai parlare?” “Sì, ma stai attenta, se mi spezzi le ali non potrò più volare e morirò. Appoggiami per terra”. La bimba la lascia subito: “Scusami, volevo solo...

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COME UNA FAVOLA

Era un giorno di festa, la piccola Hillary compiva sei anni. Papà Roland aveva organizzato una bella gita al parco fuori città, dove, oltre a un bel picnic, la piccola si sarebbe divertita un mondo sulle giostre allestite all’interno del parco stesso. Helen, la mamma di Hillary, aveva preparato un ottimo tiramisù per merenda; tutto era pronto, partenza…via!Era una bella giornata soleggiata, il parco pullulava di bambini festanti, chi giocava a pallone, chi saltava alla corda, altri si arrampicavano sugli scivoli e…giù velocissimi! Hillary si guardava intorno tutta contenta, mentre pensava a quale gioco dedicarsi, vide un omino che...

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PINOCCHIO

Carlo Collodi stava descrivendo minuziosamente sul manoscritto, Pinocchio, la marionetta fatta di legno che la sua fantasia aveva creato e Mastro Geppetto avrebbe realizzato. Improvvisamente una vocina: “Vorrei tanto vedermi”. Attraverso le pagine, Pinocchio parlava! Collodi ne fu felice, chiese: “Vuoi vederti? Ma Geppetto non ti ha ancora fabbricato”. Il burattino bagnò di lacrime la pagina. “E va bene – disse Carlo Collodi – guarda!” Con un gessetto tracciò la sagoma di Pinocchio su una lavagnetta: “Così va bene?” disse sorridendo “Sì, grazie, mi piace proprio tanto. Ora posso dormire, buonanotte! “Buonanotte” – rispose commosso Collodi.   Recommend1 Enable...

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