Autore: Graziella Dimilito

Il ricordo di Graziella Dimilito

IL RICORDO Le luci psichedeliche della pedana illuminano i corpi flessuosi e provocanti delle spogliarelliste, attirando come le mosche sul miele l’attenzione degli uomini del Night Club. Solo io, come una mosca bianca, sto girato verso il bancone del bar, non m’importa nulla di ciò che avviene dietro di me. Voglio annegare nell’alcol il mio dolore, il mio rimorso. Ma soprattutto non voglio dormire… mai più. Il ricordo di lei mi tormenta al punto che ogni volta che chiudo gli occhi la vedo; bianca figura sfocata, come una vecchia fotografia, avanza verso di me e chiede “perché”. Non so...

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Nel bosco di Graziella Dimilito

NEL BOSCO Il lupo uscì dalla sua tana, era affamato, non mangiava da alcuni giorni, tutti gli animali sue potenziali prede, fuggivano terrorizzati appena sentivano il suo odore. Mentre si aggirava sconsolato fra gli alberi sentì una risatina stridula, aguzzò la vista… uff! Era una stupida cicala che prendeva in giro una formica: “Libertà, trallallà, fortunato chi ce l’ha” ahahahah! Lavora lavora formica, ma stai attenta, il lupo sta arrivando, ti schiaccerà sotto le sue zampe. Guarda me invece, qui sull’albero, al sicuro”. Il lupo, annoiato, tornò nella tana. All’improvviso l’idea geniale! Prese la pelle di una pecora che...

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La bambola viva di Graziella Dimilito

 LA BAMBOLA VIVA Aveva avuto paura delle bambole fin da bambino. La mamma ne aveva una grande, riccamente vestita di seta, pizzi e merletti, con un bellissimo cappello adornato con fiori e piccoli frutti. La teneva in mezzo al letto, seduta, con le braccia tese come a voler abbracciare, il vestito ben allargato a coprire le gambe, una vera principessa! Ma ciò che spaventava Pietro erano gli occhi della bambola, così fissi, inespressivi, inquietanti. Lo disse alla mamma che scherzando gli rispose: “Stai attento che la bambola ti guarda, comportati bene”. Pietro le credette, da quel momento ogni volta...

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BENNY

 L’orsetto Benny aveva fatto compagnia per tanti anni al piccolo Stefano. Tutte le notti stavano abbracciati sotto le coperte, il bambino si sentiva protetto e dormiva sonni tranquilli. Col passare degli anni però, Stefano non sentì più la necessità ditenerlo vicino, quindi lo relegò sullo scaffale della scrivania, insieme ad altri giochi passati ormai di moda. Benny ne soffrì un po’, però era contento lo stesso, gli bastava vedere Stefano la sera rientrare in cameretta e coricarsi tranquillo. Come vola il tempo! Stefano è diventato un uomo, si è sposato ed ha cambiato casa. Ha raccolto tutte le sue...

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La scala dei valori

LA SCALA DEI VALORI   “Alberto, sono in ritardo stamattina, porta tu Gabriele al nido, poi vado a prenderlo io nel pomeriggio”. “Accidenti Lea,  proprio stamattina che vado di fretta anch’io, ho delle vecchie pratiche da smaltire, il capufficio mi sta dando il tormento!” “Senti, io ho accumulato diversi ritardi questo mese, perciò pensaci tu, dai!” “E va bene, è pronto il bambino?” “Sì certo, devi solo portarlo al nido”. Sbuffando Alberto ingollò il caffè scottandosi la lingua, imprecando per il dolore, prese il piccolo Gabriele, uscì di casa, aprì la macchina e legò il bimbo al seggiolino. Pochi...

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Billo, Bella e le gaudenti di Graziella Dimilito

“Finalmente si va in vacanza Billo, non ne potevo più di stare chiusa in quello zoo. Che bella idea hai avuto di legare i palloncini all’auto, mettono allegria”. “Ti piacciono? Bene, cara Bella, ce la godremo un mondo, pensa che nell’hotel dove andremo c’è un’ala riservata agli animali, con una piccola spiaggia privata, non è meraviglioso?” “Siiiii, stupendo!” “Ecco, siamo arrivati, ora cerco il parcheggio”. “Ma, Billo guarda, due anziane signore ci stanno guardando, ridono”. “Oh lasciale ridere, non hanno mai visto animali in vacanza… puah!” °°°° Due signore gaudenti “Ohhhh Virna, guarda quella bella macchina rossa, piena di...

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