ANNO 2100

Infine successe davvero! Le previsioni più catastrofiche si avverarono, tra pandemie, guerre, frane, terremoti e innalzamento dei mari, il mondo perse almeno la metà dei suoi abitanti. I sopravvissuti dovettero ingegnarsi parecchio per tornare ad una vita decente.
Dopo il trapasso mi ritrovai con una moltitudine di anime disorientate e sperdute, le calamità naturali avevano colto tutti di sorpresa, nessuno era preparato a lasciare la terra. Ma veniamo a me e a quel che mi successe.

 

Ognuno di noi aveva un biglietto numerato per non creare proteste e disordini. Mi venne da sorridere  ‘hanno usato il nostro sistema – pensai – ci conoscono bene.

Dopo un’attesa interminabile (ma che importava ormai, il tempo era solo un ricordo terreno qui non esisteva) arrivò il mio turno; un tavolo con alcune persone vestite con giacca e cravatta ma con le ali sulle spalle. (Mi fecero ricordare gli Angeli di Frank Capra). Quello che sembrava il capo mi chiese:

“Hai la possibilità di tornare sulla terra, ti va l’idea?”
“Sì certo – risposi felice.
“Non entusiasmarti troppo, non rinascerai come persona ma come oggetto”.

“Ah!” – il mio sorriso si spense.

“Allora? Cosa ti piaceva quando vivevi laggiù?”
“Beh, molte cose, la natura, i romanzi, i dipinti…”
“Deciditi”.

“Ok, allora scelgo di diventare un ritratto. Sì, un mezzo busto in una cornice semplice di  colore viola. Mi piace tanto il viola”.
“Sarai accontentata, vai a sinistra, troverai l’Angelo Pittore che ti ritrarrà”.

 

Eccomi qua, sono un dipinto, appesa alla parete di una grande casa galleggiante, sì perché a causa dell’innalzamento dei mari che avevano sommerso gran parte della terra, l’uomo aveva dovuto optare per questo sistema, e devo dire che il risultato è ottimo. Sporgendomi dalla cornice posso vedere il mare attraverso le grandi vetrate. Però mi sento sola, sono l’unico quadro in questa grande parete, non so neppure che aspetto ho, non ho visto il mio ritratto e anche i muri davanti a me sono vuoti.

Ma ecco che… Due uomini armati di chiodi e martello entrano trasportando qualcosa di massiccio, pesante, coperto da un panno. Dopo aver preso le misure e piantato robusti tasselli alla parete tolgono la copertura scoprendo così uno specchio che a fatica issano e appendono.

Rimasta di nuovo sola resto imbambolata a fissare la cornice; una lavorazione così intricata e vistosa non l’avevo mai vista, intrecci complicatissimi che mi ricordano un vecchio stile… Barocco mi pare si chiamasse.  E poi il colore! Come definirlo? Turchese? Indaco? Smeraldo? Una cosa è certa, qualunque colore sia, la sensazione che mi dà è di freddo, ghiacciato. Dovrò rassegnarmi a un futuro di gelido silenzio; una cosa buona però c’è, finalmente mi sono vista e mi sono anche piaciuta, il mio ritratto è molto bello, la cornice viola è splendida! Passerò i secoli a venire rimirandomi. Ad un tratto una voce:
“Ehi Signora in giallo!”

Giro la testa di qua e di là, non c’è nessuno. Chi può conoscere il soprannome che avevo?

“Chi mi chiama?”

“Io, guardami, nello specchio”.

“Oh santo cielo! Marilena, la strega dell’antro!”

Scoppiamo a ridere di gusto, io mi sbraccio per salutarla, lei ride attraverso lo specchio turchese che la fa apparire davvero come una strega, ammaliante e incantatrice.

Mi dice: “Sono felice di vederti, bellissimo il tuo ritratto e pure la cornice, il mio colore preferito. Io ho scelto di diventare uno specchio come vedi”.
“Sì, ottima scelta – rispondo – molto particolare, vistoso. Che bellezza, potremo chiacchierare a volontà”.

“Ma non sai tutto, verranno amici a trovarci, guarda eh?”

Sgrano gli occhi incredula, vedendo passare lentamente nello specchio i volti sorridenti delle care amiche e amici del passato: Lucia la sceneggiatrice, Patrizia la stilista, Irene la sintetica, Ilaria l’editrice, Donatella la lettrice, Manuela la matematica  e… Angelo il romanziere, alias Angel Devil lo stregone.

“Ciao a tuttiiiii!”
Marilena mi sorride soddisfatta, non saremo mai sole, questo è certo. Finché ci sarà lo specchio ci saremo tutti.

Sono al colmo della gioia, voglio restare sempre qui, di fronte a questo fantastico specchio magico.