Saltellavano felici e spensierate le scimmiette, da un ramo all’altro, da un albero all’altro, con incredibile agilità, accompagnando i salti con strida più o meno acute; le più piccole stavano abbarbicate in groppa alla madre, divertendosi un mondo in quella sorta di giostra a cielo aperto. La foresta fitta fitta di alberi stupendi era la loro casa, e loro le erano riconoscenti. Ma…

Un animale, (l’uomo) il peggiore di tutto il creato, decise di tagliare moltissimi alberi, poi, per fare più in fretta appiccò incendi ovunque nella foresta, uccidendo miliardi di piccoli esseri viventi che vi abitavano, e riducendo gli alberi a neri fantasmi carbonizzati.

E le scimmiette? Le poche che sono sopravvissute ora sono senza casa, non saltano più, non stridono più le loro voci, sono terrorizzate, non sanno dove andare. Restano lì, abbracciate, a guardare il loro habitat distrutto per sempre.