Fuori tira vento
e qui dentro la tua sedia adesso è vuota.
È rimasto solo un tovagliolo a fissarmi,
dal tavolino del bar,
tra le tazzine con i fondi del caffè
e le bustine di zucchero semivuote.
Fisso l’impronta lasciata dal rossetto,
lo riconosco, comprato insieme.

I tovaglioli ti guardano
e a volte parlano,
parlano.
Lo prendo tra le mani e, per essere di carta,
lo trovo insolitamente morbido.
Lo annuso,
lo ripiego in quattro
e me lo ficco in tasca.

Il vento spazza tutto,
tra poco uscirò
e mi farò portare via da lui.