Passioni travolgenti.

Passioni travolgenti.

La donna andava a passo spedito verso il centro per fare spese, in una serena e tranquilla giornata di sole.
Il marito, era al lavoro; le aveva annunciato un’ora prima che era impegnatissimo in una riunione: “Non cercarmi, ci sentiamo nel pomeriggio, ma forse questa sera a cena non ci sarò.”
Sbirciò compiaciuta la sua snella figura riflessa nella vetrina di un negozio, si aggiustò la sciarpa di seta rossa che portava al collo della sua morbida ed elegante giacca nera, si ravvivò i capelli ricci e scuri e attraversò la strada.
Di fronte a lei, in un bar, all’improvviso, vide, attraverso la larga vetrata, il marito seduto a un tavolo, con una bionda esuberante.
Le prese un colpo, rallentò il passo, si nascose dietro a una grande pianta verde che ornava la porta d’ingresso del bar, per osservare i due senza essere vista.
“Sarà un incontro di lavoro…”, azzardò titubante il suo Buonsenso.
Lui si sporse in avanti, prese la mano, piccola e aggraziata, della donna tra le sue e se le portò alle labbra, con un gesto intimo e possessivo, mentre lei rideva compiaciuta.
“Di lavoro?” Rispose subito Collera tingendosi in faccia di rosso scuro.
La donna non ci pensò un secondo di più, istigata dall’Ira che si pavoneggiava nel suo nuovo completo color rosso fuoco.
Entrò con passo deciso, si avvicinò al tavolo e si parò davanti alla coppia ignara, avvolta in una nuvola di Passioni contrastanti.
Appena il marito la vide rimase muto e impietrito a fissarla come una statua di sale; la donna la guardò incuriosita e contrariata; lei non la degnò di uno sguardo.
Agguantò il bicchiere di vino rosso appoggiato davanti a lui e, continuando a fissarlo, versò il liquido profumato sopra la patta dei suoi pantaloni lentamente, molto lentamente…
L’uomo non reagì, la bionda esclamò stupita: “Mah, insomma, questa è pazza, come si permet…”.
“Te la sei voluta”, intervenne contrariata la Rabbia che non vedeva l’ora di entrare in azione e di lottare.
Lei non guardò in faccia la donna una sola volta e le lanciò il resto del liquido rosso che si allargò lentamente sulla candida camicetta di seta bianca, in una grande macchia rosso-violacea.
Poi, uscì impettita, con la Soddisfazione che si fregava le mani giuliva, e continuò la sua strada verso i giardini del parco poco distante, accompagnata dalla Dignità, altera ed elegante nel suo completo blu scuro. Era tallonata dall’Agitazione e dallo Shock che la marcavano stretta, aveva il fiato corto, il cuore chiuso in una morsa di ghiaccio e le bruciavano gli occhi.
Cercò un posto isolato e si sedette su una panchina, mentre il Dolore la avvolgeva con il suo pesante mantello nero.
Tirò un lungo sospiro e finalmente scoppiò a piangere mentre Commiserazione, Consolazione e Costernazione, riunite intorno a lei come Angeli Custodi, provarono invano a consolarla.
Rabbia, Ira e Collera aspettavano in disparte, sarebbero intervenute più tardi, all’arrivo di Rassegnazione e Speranza.

Matilde Falco

About The Author

Matilde Falco

Sono nata e sempre vissuta in Liguria; amo moltissimo la mia terra che ho celebrato nei miei dipinti perché l’amore per l’arte, in ogni sua forma è sempre stato dentro di me. Sono consapevole che le opere più grandiose della mia vita sono state le mie figlie e ho sempre pensato, con infinito orgoglio, che essere mamma sia un mestiere tanto meraviglioso quanto difficile. La prima parte della mia vita l’ho dedicata a loro. L’amore per l’arte, sempre latente in me, ha fatto sì che sfociasse nella pittura, prima per gioco poi seriamente diventando una parte importante della mia vita. Per venti anni ho fatto la pittrice con un attivo di una trentina di personali in varie località della Liguria. Spesso, i miei dipinti sono stati illustrati da scrittori e poeti in collaborazioni di gruppo. Dopo un periodo difficile della mia vita, quando sono rimasta vedova ho iniziato d’accapo il mio cammino e, la mia arte, se vogliano chiamarla così, è sfociata nello scrivere brevi racconti. Non sono una vera scrittrice, non lo sarò mai, esprimo soltanto ciò che ho nel cuore e amo descrivere la natura e i miei sentimenti. Matilde Falco

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13 hours ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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