«Ciao Marcella! Da quanto tempo è che non ci si vede!» mi fa quella bionda-bianca dalle labbra alla Nonna Papera che risponde al nome di Giulia De Pivanis.
«Oh, sì, davvero, che piacere! Ma come ti trovo bene, sei dimagrita!» le rispondo attivando la modalità automatica di saluto n°1, la più collaudata e valida che vi consiglio di tenere sempre pronta in tasca.
L’espressione ‘sei dimagrita’ funziona infatti sempre e fa retrarre almeno per un attimo le unghie feline delle mie ‘amiche’.
Intanto sto pensando: oddio che sfiga! Proprio questa pallosa dovevo incontrare che se inizia a parlare delle sue malatt…
«Trovi? » mi chiede felice, « Forse mi sono sciupata un po’ perché ho avuto dei problemi intestinali che…»
Le sorrido a denti stretti e penso: Noooo, i problemi intestinali nooo! Risparmimeli, ti prego.
Ma lei imperterrita continua: « …e poi Immodium sempre sennò…» e lo dice con gran classe tanto da rendere la cosa quasi chic. Intanto scosta un ciuffo dei capelli dal viso sistemandolo lentamente dietro l’orecchio e lo fa con un gesto tanto lento e teatrale da rendere praticamente impossibile non notare quel maxi gnocco di diamante che porta al dito.
«Ma che anello stupendo!» mi trovo praticamente a obbligata a dire.
Con gesto di sufficienza lo guarda e poi:«Ah, sì, è un pensierino di Giorgio per il nostro anniversario di matrimonio. È sempre così caro e pieno di attenzioni».
E già , penso, come zircone fa una certa figura. Povera Giulia, si sa che vendi fumo per arrosto . E poi mi pare che sia proprio uguale a quello che sfoggia Katia la segretaria personale multi funzioni del tuo amato Giorgio.
Ma decido di usare un po’ di carità cristiana e mento : «Sei davvero fortunata ad avere un marito così, non è come il mio Gianni che pensa solo al lavoro e al golf. Ma piuttosto… che ci fai qui al centro commerciale?».
«Un giretto per shopping, così, tanto per uscire un po’ ».
Abbasso lo sguardo nel suo carrello: confezione famiglia di carne macinata, sacco di patate, detersivo per wc, zucchero, riso, carta igenica… e mi chiedo se s’è sbagliata e ha mandato invece la colf da Louis Vuitton.
Mi saluta con un’inutile spruzzata di veleno: « Vado di fretta, scusa… ma piuttosto perché non vai a farti i capelli da Ric Pipino a New York? Dicono che sia un mago per i capelli avvizziti ed anonimi » .
Mi lascia trafitta da una maligna sensazione di inadeguatezza, quasi una specie di acido languore.
Ma dura poco perché , giusto il tempo di cambiare corsia, e al reparto prima infanzia trovo Rita… accidenti come si è invecchiata!
« Ciao Rita! Da quanto tempo è che non ci si vede!».
«Oh, sì, davvero, che piacere! Ma come ti trovo bene, non ti passano gli anni! » mi risponde con la modalità automatica di saluto n°2, senza quasi avermi guardata. Ho la vaga sensazione che sia quasi infastidita ma certamente sbaglio.
«Trovi?» le rispondo dubbiosa, « Sarà forse perché ho cambiato centro estetico …».
Ma lei è concentrata su un omogeneizzato di manzo mentre continuo« … e il trattamento delle sopracciglia…».
Le sto illustrando il pacchetto completo di una seduta estetica indicandole con la mano le mie sopracciglia rinfoltite e, per puro caso, le mostro anche il mio favoloso bracciale autentica imitazione del Panthere de Cartier in oro giallo, onice, smeraldi e diamanti del valore di euro 54000.
Vedo le sue pupille dilatarsi che manco dopo tre cicche d’erba di quella tosta le vedi.
Ha lo sguardo da rapace e non si trattiene.
« Ma che splendore di bracciale!»
«Ah sì, è un regalino di mio marito per il mio compleanno…».
«Va molto di moda infatti questo genere. Ce l’ha pure la mia parrucchiera e la signora che mi porta la cicoria a casa».
Ho un attacco di bile mentre incasso il colpo e sorridendole a denti stretti: «Già. Purtroppo ci sono tante imitazioni in giro».
Spero di aver parato il colpo ed instillato in lei il dubbio ma un brillio malefico nei suoi occhi dice proprio di no.
Maledetta odiosa, perché non ti metti a dieta visto che si farebbe prima a saltarti piuttosto che a girarti intorno?
La saluto in fretta adducendo una scusa e vado a cercare un’oasi di pace nel reparto ferramenta. Qui difficilmente si aggirano le mie ‘amiche’, al più i loro mariti.
A proposito… quel bel fusto è proprio Paolo, il marito di Rita, e accidenti come si mantiene in forma!
Mi vede e mi si avvicina cordiale.
Mi si avvicina sempre un po’ troppo, a dire il vero. Ed ha sempre un fare caldo, confidenziale e avvolgente da predatore soft.
«Maura! Sei uno splendore, fatti vedere».
E sì che mi faccio vedere, altroché.
«Sto cercando delle prolunghe per le lampade del capanno che ho lassù, in montagna. Sai quello di cui ti raccontavo una volta».
Già, mi ricordo, ama andare a pesca sul lago e spesso passa i fine settimana lassù tra il verde ed il silenzio.
«Rita si è stufata di passare le domeniche in solitudine lassù e allora perché non venite tu e tuo marito una volta? ».
«Ma sai, Gianni ha le domeniche tutte impegnate con incontri al Rotary o partite a golf…non so…».
«Ah, ma io non mi offendo proprio, puoi venirci anche tu da sola»
Mi sorride col suo solito fare che pare quasi mi tocchi.
Be’, mi è passato il malumore, anzi mi sento un po’ effervescente ed euforica.
Certo, andare al market riserva sempre delle sorprese.
Occorre però scegliere la corsia giusta.
Foto dal web.