Amelia laureanda in psicologia l’estate di pochi anni fa decise di partecipare ad una missione in Bolivia.Era stufa sempre della solita vacanza agiata familiare, lei voleva vivere qualcosa di interessante per approfondire i suoi studi ed affiancare quelle suore nelle missioni.Paesi descritti
allegri, colorati, però questo continente ha anche un secondo volto, un volto segnato dalla povertà.
Sugli altipiani le suore vivono con i poveri, impegnatissime prima di tutto con i bambini, denutriti,  vittime di maltrattamenti, fame, malattie. Amelia vuole provare e parte. È da lì che inizia il suo percorso anche religioso. La sua famiglia è costernata non si sarebbe mai aspettata la decisione di Amelia.  Prima di Natale tornò nel suo paese si ritirò in un convento per seguire il suo percorso di novizia, ma anche per fuggire e nascondere i suoi segreti alla famiglia.Perché lei aveva segreti. Fu accolta con gioia dalle sorelle nel convento, avevano saputo del grande e faticoso lavoro che aveva svolto in quei mesi. Il suo cammino monastico procedeva, ormai una nera tonaca l’avvolgeva. Una notte in preda a dolori lancinanti scappò fuori, ormai era giunta l’ora.Venne trovata la mattina dopo impiccata nella chiesetta adiacente al convento. Portò con se il suo segreto era stata più volte stuprata, vittima di un sacerdote in missione.