Ed ecco che Donaty Ella Borg, la strega madre…no, meglio ancora, la madre di tutte le streghe, aveva accolto l’invito delle consorelle, Grace, Hillary, Matty, Lucy, Irin e Patty, a rimettere in riga quello scapestrato di Angel Devil, all’anagrafe registrato col nome completo di Angel Devil Borg (e qui ritorna di nuovo l’interrogativo che pure aveva assillato Marilyn  durante la loro breve, ma appassionata liaison: Angel Devil è in realtà l’onesto, retto Commissario Borghi, e Angel Devil il suo malefico doppelganger, o piuttosto il Commissario Borghi è l’alter ego buono di Angel Devil?

…quesiti a cui solo due donne, tra le presenti, avrebbero potuto dare una risposta: Donaty Ella Borg, in quanto madre del succitato, e Grace, esperta detective di fama mondiale.

– Il mio bambino ha avuto sempre un carattere difficile, spigoloso, e con gli anni, e in base a quello che mi avete raccontato, non è andato di certo migliorando –
Aveva sospirato la strega madre

– Borderline, è il termine appropriato –
Aveva obiettato in tono acido Patty, scatenando il risentimento di Donaty Ella Borg, che puntandole contro pollice ed indice, aveva sibilato tra i denti: andiamoci piano con gli insulti. Nessuno, e sottolineo nessuno, può dare del borderline al mio piccolo –

– Ok, stregasignore, manteniamo la stregacalma se pur vogliamo giungere a una qualche stregastrategia –
Le aveva colte tutte di sorpresa quella voce maschile ben modulata, proveniente da sotto il tavolo.

All’istante s’erano tutte azzittite (e si che non è mica facile far tacere otto donne riunite attorno allo stesso tavolo, e non con la bocca occupata a mangiar dolcetti o spalmarsi di rossetto), e ancora nel medesimo tempo tutte e otto, in sincronia perfetta, s’erano chinate a guardare sotto il tavolo per scoprire la provenienza di quella voce.

– Fuliggine! –
Avevano esclamato all’unanimità le streghe

Eh si, era proprio Fuliggine, il gatto di Matty, ad aver parlato.

–  Finalmente un po di stregasilenzio –
Aveva esclamato il felino, intento ad arrotarsi gli artigli con una lima rubata dalla borsa puzzolente di Matty, invece di star a redigere un nuovo verbale per quella concitata assemblea.

A nessuna, e tanto meno a Matty, era sfuggita l’ironia con cui Fuliggine aveva proferito quel suo “finalmente un po di stregasilenzio”

– Ehy tu, Cynderello, poca confidenza e poi nessuna ti ha interpellato. Se mi fai arrabbiare ti rimando a fare lo spazzacamino e andare per tetti –
Gli aveva intimato, perentoria, Matty., sventolandogli sotto il muso il suo dito minaccioso

Fuliggine s’era limitato a far spallucce e gratificarla di un sorriso sghembo: quella mimica aveva fatto impallidire Marilyn

…e non solo lei

Infatti, anche la strega madre aveva avuto un sussulto da cui subito, però, s’era ripresa, ridendo di gusto e prendendosi in grembo Fuliggine, mentre Grace, l’analitica Grace, elucubrava in disparte

– Piccolino vieni dalla mamma, amore mio, Little Angel Little Devil, smetti di giocare con questa brutta lima arrugginita che ti fai la bua. Ma come sei cresciuto! Come ti sei fatto bello! Dai un bacino alla mamma? Ah questi figli, quando sono piccoli pensieri piccoli, quando sono grandi, pensieri grandi –
E nel frattempo andava riempiendo di baci, e di rossetto, Fuliggine, che pure cercava di svincolarsi

– E dai stregamamma, per favore, stregasmettila, ci stanno stregaguardando tutti –
Andava flebilmente protestando la voce di Angel Devil all’interno di Fuliggine

– Little Angel Little Devil, visto che non vuoi darmi i bacini  vai in cucina a prenderti una fetta di crostata e a giocare con i cuginetti Squaletto e Draghetto, e comportati bene che altrimenti poi le buschi –

Senza farselo ripetere due volte, Fuliggine, alias Angel Devil, s’era diretto di corsa in cucina, da dove, l’attimo dopo, proveniva un gran trambusto

– Incorreggibile. Con lui non ce la si può fare –
Aveva sospirato la strega madre, con una percettibilissima nota d’orgoglio nella voce

– Allora il nostro piano è fallito. Era qui ha sentito tutto, ora di certo organizzerà una qualche contromossa nei nostri riguardi. Stavolta siamo perdute –
Aveva drammaticamente sentenziato Irin, con le mani nei capelli

– Non ci sarà più per noi nessun posto sicuro in questo mondo né in quelli limitrofi: esuli, apolidi, clandestine, raminghe, è questo il destino che ci attende –
Aveva ribadito, altrettanto disperata, Lucy

– Almeno viaggeremo –
Il pragmatismo di Hillary aveva spiazzato tutte, che la fissavano incredule: come poteva in un momento così drammatico, uscirsene con l’ironia?

– Cercavo solo di sdrammatizzare. Smettetela di fissarmi in quel modo –
Aveva replicato lei, spazientita

– Ma benedette ragazze, non avete capito che l’incantesimo è riuscito ed è già in corso? Angel Devil  è ora Little Angel Little Devil, il mio bambino in età prescolastica, non sa ancora né leggere né scrivere, per lui il Commissario Borghi non esiste, e neppure lo zumma zumma con certe signorine con la coda di pesce. E’ innocente, come tutti i bambini, Little Angel, e pestifero, come tutti i bambini, Little Devil, appunto. Ora, signore, io credo di aver egregiamente condotto in porto la faccenda, e lascio a voi l’onere e l’onore di proseguirla. Magari, con lui riuscirete laddove io ho fallito.-
Aveva aggiunto in tono melodrammatico Donaty Ella Borg, la madre di tutte le streghe, salvo l’attimo dopo uscirsene con una diabolica risata (la stessa risata di Angel Devil): naaaaaaaaaa….nessuna donna può nulla su di lui, però tu (e aveva indicato Marilyn) signorina codadipesce, stai lontana da lui e non cercare d’irretirlo, almeno fino alla sua maggiore età –

Aveva fissato tutte con lo stesso sguardo di Angel Devil (ma d’altronde quella era sua madre e lui, probabilmente aveva ripreso da lei) e poi aveva aggiunto nel congedarsi: è stato per me un piacere conoscervi…ma non sono così sicura che lo sarà altrettanto per voi.
Eppoi di nuovo quella risata, così simile a quella del figlio.

Donaty Ella Borg, aveva fatto la sua teatrale uscita di scena eclissandosi in una vaporosa nube di lavanda, dopo averle però assicurate sul buon esito dell’incantesimo, e così ora tutte si sentivano sollevate, euforiche, ridevano, facevano progetti, grandi cose le attendevano senza quel rompiscatole fenomenale di Angel Devil.

…solo Grace, però, non partecipava alla festa: era rimasta in disparte in preda ad un inquietante presentimento.