Un canto, no … una filastrocca echeggia nel silenzio della prateria australiana. Mi pongo all’ascolto.

Doing , doing, doing…

saltellando vo qua e là

a tre piedi in verità…

sono un poco sciroccato

ho il cervello sballottato

che a saltare in su e giù

alla fin non ne può più.

Certo, voi pur noterete,

tante rime tristi o liete

io sciorino al naturale

ogni , anche a Natale.

Ma ora stop ai miei saltelli

sennò agli umani, poverelli,

scoppierà un mal di testa

da volermi far la ‘festa’.

Un grosso topone dal pelo rossiccio e l’aria mite mi si avvicina e, al mio saluto, si presenta:

Sono Red Kangaroo , un’autraliano DOC, modestamente un bel figo, come vedi, fulvo, muscoloso ed alto quanto te, a cui sto guardando dritto negli occhi.

Vorrei dirti e chiederti alcune cose in quanto rappresentante della razza umana.

Ad esempio, chi caspita sono questi Dingo famelici e ringhiosi che avete portato con voi quando siete arrivati secoli fa? Prima stavamo tanto bene con i signori Aborigeni che certo non saranno molto chic, avranno pure gusti semplici ma sono davvero delle brave persone . Invece un brutto giorno siete arrivati voi con i vostri velluti e merletti che sembravate chissà quanto raffinati ed invece avete badato solo ai vostri interessi e per di più avete introdotto i nostri nemici.

Per fortuna amo tanto la boxe, anzi, più precisamente il Lethwei cioè quella birmana mani e piedi e ne faccio uso potente se vengo aggredito da questi dingo.

Anche il nuoto mi torna utile perché quando rompono troppo le scatole, mi immergo per attirarli lì, in acqua abbastanza alta e poi li affogo. Ehgr ehgr ehgr! ( risata canguresca di soddisfazione)

C’è sempre da lottare, insomma, anche per conquistare una bella ‘flyer’cioè una cangura . Certo, volete mettere quant’è più figo dire che te la spassi con una flyer piuttosto che con ‘una cangura ’?.

Mia moglie Gura ha un istinto materno esagerato: è sempre incinta ed ha sempre qualche joey nel marsupio. Ah… il marsupio, già! Una volta si accontentavano di un modello semplice in pelo grigio come previsto dalla Natura invece oggi, assistendo via internet a varie sfilate di moda, lei e le sue amiche si sono tutte montate la testa e desiderano la griffe stellare.

Gura si è intestardita di brutto e vuole a tutti i costi un marsupio di Luis Vuitton da 2000 euro pari a 3255 dollari australiani. Ma…, dico, dove li trovo io? Dice che tutte le sue amiche ce l’hanno e bla bla bla , sapete, no, come fanno quando attaccano con le recriminazioni… “ La pelliccia blu è oramai fuori moda, i bambini li debbo accompagnare in palestra per cui mi ci vuole un marsupio più largo col termos per il latte, la mia amica Urga ne ha tre e dico tre!… “

Insomma… “.

A tale lunga tirata, provo ad obiettare:” Ma, signor Kangaroo”, ha tutta questa immensa prateria a disposizione per scorrazzare, tanta libertà… perché si lamenta? Sono piccole cose in fondo…”.

Uno sguardo di fuoco, pupilla contro pupilla, mi raggela mentre vedo che inizia a battere a terra un piede quasi stesse per farmi arrivare un bel calcio circolare di Lethwei.

E allora continua:

Libertà un corno! Se prima i signori Aborigeni ogni tanto ci davano la caccia, adesso arrivate con i camion, ci caricate a decine e nessuno torna più. Gura dice che quelli che partono sono fortunati e che potranno andare a fare shopping in qualche boutique di Parigi o New York ma io, gironzolando in quel maledetto Internet, ho visto diverse offerte in vendita di borse di pelle di canguro e, dopo l’Expo 2015 a Milano, anche ristoranti che promettono grigliate di canguro con patate!”.

Il suo sguardo s’è fatto davvero furente per cui, badando a non fare gesti improvvisi che possano far scattare quella molla caricata a calci e pugni, faccio dietro-front e me la svigno.

Da lontano lo vedo  raggiungere il suo branco e saltellare in lontananza apparentemente felice.

Ringrazio davvero il destino che sia erbivoro; avrebbe avuto tutte le ragioni per stendermi al tappeto e saltarci sopra.

Immagine dal web.