Dopo tutta la pioggia di ieri, oggi ho pensato di fare un giretto nei boschi di casa, si sa mai che trovassi dei funghi, mia passione…
Macché!
Il tempo di arrivare in loco, scendere dall’auto ed addentrarmi nella verde selva ed ecco che giganteschi nuvoloni grigi carichi di pioggia hanno ben deciso di scaricare il loro liquido contenuto tutti insieme in una volta!
Così, di botto, eccoti il diluvio universale fiondarsi sulle cime degli abeti e sulla sottoscritta, miseramente costretta a far repentino ritorno al riparo, nell’abitacolo dell’auto, mentre fuori si scatenava il finimondo!
Di funghi, ahimè, manco l’ombra.
Ma la mia giornata, fortunatamente, è salva!
Mentre a grandi passi cercavo di rientrare al luogo isolato dove avevo parcheggiato la mia auto, prestando attenzione a non scivolare sul terreno bagnato, sono stata improvvisamente sorpassata dalla sorpresa che ha addolcito la mia breve e infruttuosa puntata boschiva: un piccolo capriolo, saltando agile tra pigne a terra, muschio e rami spezzati, mi si è parato davanti e velocissimo mi ha superato scomparendo nel fitto del bosco.
Non così veloce, però, da impedirmi di notarlo e di seguirne incantata le movenze leggiadre nell’effimero spazio di una manciata di secondi.
Non ho trovato funghi, mi son detta, ma “questo” incontro mi ha restituito la gioia in una giornata un po’ amorfa partita in sordina senza particolari entusiasmi né aspettative.
Basta poco, in fondo, per ritrovare un sorriso.
Basta un piccolo capriolo che saltando ti si para dinnanzi in un bosco e danzando sulle sottili zampe se ne scompare dietro le conifere ad alto fusto mentre la pioggia scivola via…