Ogni dipinto che si rispetti, nasconde una storia.
Osservo i colori, m’immergo nell’atmosfera e davanti all’immensità del mare, quello di Liguria, mi lascio trasportare, come sollevata dalle onde che, trasparenti, si perdono nell’infinito.
Celebro con orgoglio questo bellissimo angolo di Liguria nel momento più pittoresco della giornata: il tramonto, quando le onde rallentano e s’infrangono esauste nel perpetuarsi del loro movimento e trovano, forse, un po’ di pace, nella dolcezza languida della sera.
Il sole, esce di scena e, come un attore che ha finito lo spettacolo, si nasconde lentamente dietro le colline; illumina la natura con gli ultimi, splendidi e inimitabili bagliori di fuoco, che rendono l’atmosfera magica e romantica.
La trasparenza dei colori delle onde e le calde sfumature dei colori, festeggiano l’inizio dell’estate, quando le giornate si allungano, l’aria è mite e riempie di gioia il cuore mentre, la natura, sembra cantare la sua canzone d’amore.
Tra le pennellate, io leggo ricordi a tutti sconosciuti, un momento dolcissimo della mia vita: in quella lontana sera di giugno, per me, fu l’inizio dell’amore, quello vero.
Per chi osserva l’immagine, dovrebbe trasmettere serenità e gioia.

«Noi due ci frequentavamo solo da qualche mese, niente di serio, un amore appena in boccio e il nostro reciproco comportamento era scherzoso e scanzonato.
M’invitò a fare un giro in barca e, mentre ci dirigevamo lentamente verso quell’isolotto selvaggio che domina quel tratto di mare, rifugio di gabbiani e rondini, non smetteva di parlare.
Forse per coprire il leggero imbarazzo che c’era tra noi o era per la delicatezza del momento, non lo so, ma mi raccontò, senza tregua, un sacco di aneddoti divertenti della sua vita di ragazzo un po’ scavezzacollo.
Io lo ascoltavo estasiata, divertita e attenta come se mi stesse raccontando chissà quali strabilianti avventure.
Quando fummo vicini all’isolotto, fermò la barca che cominciò a oscillare. Lui ebbe un brusco cambiamento d’umore.
Impallidì e smise di parlare all’improvviso.
«Che succede?» chiesi e mi guardai attorno preoccupata.
Non riuscivo a capire mentre osservavo il suo viso pallido come un lenzuolo fresco di bucato.
Poi, compresi e seppi in quel momento che soffriva la barca e che il suo fu il primo sacrificio e gesto d’amore nei miei confronti.
«Perché non me lo hai detto?» gli mormorai.
«Torniamo, dai, non è il caso», lo rassicurai.
Ricordo che pensai:
«Allora mi ama per davvero!».

Nota.
“Le Correnti dell’Anima” è il titolo di un libro di poesie scritto da una mia amica poetessa, Gabriella Gasparini, che scelse, come immagine di copertina, questo dipinto che io avevo invece intitolato “Esplosione di colori”.