Parte 4) Rettitudine e/o libertà.

Mi misi ad esaminare una cartina

poiché perduta ormai come cretina

vagabondando andavo in ogni dove

senza che alcun mi desse buone nuove.

Infine urlai.” E datemi un po’ retta!”

Così, una creatura lunga e stretta

con voce fatta d’echi in lontananza

rispose qui, laggiù e a gran distanza.

“ Sono io, Retta, m’hai testè chiamata?

Son stanca assai per la gran riassettata

che debbo fare scorrendo su me stessa

visto che c’è chi mi vuole fare fessa

perché questa moltitudo di puntini

che mi compongon sono dei cretini.

Di qua e di là se ne vorrebber ire

mentre allineati lor hanno da stare.”

“ Scusi se ardisco, lei è una dittatrice!”

“No, son tipo retto io, e non transigo

per questo metto tutti quanti in rigo.

Non tollero mai alcuna variazione

e si vada tutti in una sola direzione.

La libertà arreca solo scompiglio

credimi se ti do questo consiglio.

Se il Fato proprio là ci vuol spedire

nulla si può far che a lui ubbidire.”

“ E dimmi, allor, per qual destinazione

giacché arcana m’è questa intenzione?”

E lei rispose “ Non m’è dato sapere

poiché giammai finisco d’arrivare”.

Di fronte a tanta ottusa convinzione

scossi lo capo e cambiai di direzione.

(Immagine dal web)