Ciao! Ho un po’ di fame . Per caso avete da offrirmi un bel cosciotto o un avambraccio magari umano e fresco di giornata? Sapete, mi piacciono tanto quei bei polpacci pelosi che trovo a mollo lungo la riva del fiume ma non mi è facile addentarne uno perché di solito loro scappano via letteralmente… a gambe levate. Così ripiego su altro …che so… un topo campagnolo o qualche antilope venuta ad abbeverarsi. Per chi non mi conoscesse, il mio nome è Drillo e sono il cocco di mamma, lo ammetto.

La mia dolce mammina ha dei bellissimi occhioni gialli con espressive pupille verticali sempre così pieni di lacrime da far struggere il mio tenero cuoricino che palpita sotto questa corazza coriacea. Piange, tapina, perché parlate male di lei quando insinuate che le sue lacrime siano dovute al rimorso per aver divorato i propri cuccioli…

Che sia solo una stupida menzogna lo posso testimoniare io.

Infatti mi dice sempre che sono il suo cocchino adorato ed insiste tantissimo affinché mangi, cresca bello paffuto perché poi, dice, mi farà la festa. ( Ma a dire il vero, non ho capito bene in che senso mi farà la festa).

Comunque siete proprio perfidi voi umani ad accusarla così; ecco perché piange, non per altro.

Ed è certamente saggio starvi lontano.

Così, prudentemente me ne sto acquattato nella melma sott’acqua lasciando emergere solo gli occhi ed il naso in modo che mi possa avvicinare quatto quatto a voi e poi…zac, pappa buona!

Ho una fidanzata di nome Cocca, una drilla dotata di squame da Miss River World ma non sta qui perché è costretta a vivere lontana dalla riva onde evitare certi umani che ogni tanto vengono per rubarci, scarpe, cinte, borse, portafogli… Ma, mi domando, perché diamine volete indossare scarpe, cinture di coccodrillo? Pensate forse che noi dovremmo andare scalzi per dare le scarpe a voi? O girare a brache calate perché ci portate via le cinte? E che caspita! Non vi lamentate poi se a titolo d’ indennizzo pretendiamo di addentare ogni tanto qualche vostro tenero prosciutto!

Foto dal web