Il cinema può essere anche bugia. Non intendo quello sullo schermo, quello lo è sempre! No intendo proprio l’andare al cinema.

“Dai che ti porto a vedere un bel film! Ci divertiremo!”

Ora voi capirete che un quindicenne con gli ormoni a palla, che in confronto la musica del boombox di “Non per soldi…ma per amore” sembra lo squittio di un topolino, quando finalmente può portare la sua prima ragazza al cinema non lo fa davvero per vedere il film.
Ma poi diciamoci la verità, ma chi si è mai divertito a guardare Apollo 13?! Era chiaro che fosse una balla!
Ed infatti di quel film io non ricordo assolutamente niente. Sì c’era Tom Hanks, questo lo so perché l’ho visto sulla locandina, ma il resto è buio totale!
Quello che mi ricordo però sono le sue gambe. Portava una gonna così corta che avrebbe fatto impallidire anche Catherine Tramell.
Ci siamo seduti in fondo. Ultimissima fila, che se avessimo potuto ci saremmo messi per terra dietro a quella. Ovvio i posti li ho scelti io! Appena le luci si sono spente è partito lo sbaciucchiamento. Non ho manco fatto la classica mossa dello sbadiglio per metterle il braccio dietro la schiena. No le ho dato una carezza sul viso e mi sono avvicinato per baciarla e lei mi ha lasciato fare.
Più dura è stata allungare le mani. Una battaglia infinita, tipo quella del fosso di Helm del Signore degli anelli. Ma era impossibile resistere a quelle gambe. Lei faceva la parte dei buoni ed io degli orchi cattivi. Io attaccavo e lei difendeva. Questa volta però non è arrivato Gandalf con la sua armata a salvare la situazioni e, dopo lunga insistenza, il fosso è caduto nelle mani dell’orco cattivo.

Da quel giorno in poi Apollo 13 è entrato di diritto nella lista dei film che non scorderò mai nonostante non ne ricordi nemmeno un fotogramma.