Inchiostri evanescenti, intinti in calamai erosi dal tempo.
I rossi sfuocati, gli azzurri sbiaditi, i gialli scoloriti, i verdi privi di lucentezza, i viola scuriti che virano al nero.
Eppure ho vergato le pergamene delle epidermidi nello splendore dei colori.
Ho fatto scivolare nelle arterie mondi voluttuosi.
Ho rigato la mente di labirinti di sole parole.
Ho liso i polpastrelli e consumato lo sguardo.
Mai dimentico che una patina di grigio avrebbe col tempo ricoperto i colori.
Il grigio non avrebbe mai potuto sopprimere il tuo odore.