Incantesimo, stupore, magia! Il mio cuore s’inebria delle bellezze senza pari che mi offre la natura, dei momenti preziosi che mi regala la vita che assaporo con tenerezza.
Uno di questi regali sei tu!
Stiamo passeggiando tu ed io, nella dolce quiete del tramonto:
«Nonna, guarda, c’è un aereo lassù!»
«Che scia luminosa!»
Alzo gli occhi al cielo:
«È vero, sembra una stella cometa, guarda, ce n’è un altro laggiù», esclamo.
Camminiamo abbracciate, lungo la strada solitaria costeggiata da alti muri in pietra, la tua piccola mano è abbandonata nella mia, il mio braccio ti circonda i fianchi.
Hai una fascia colorata che ti ferma i lunghi capelli neri e t’incornicia il viso come un piccolo arcobaleno.
Non posso evitare di pensare a quando le parti s’invertiranno, quando, in futuro, avanzerò con fatica, appoggiata a te e sarà la mia, debole e fragile, a cercare la tua mano forte, per trovare sostegno e perché no, il coraggio di andare avanti.
Ti volti a guardarmi dal basso, chino gli occhi verso di te: mi sorridi e dai tuoi occhi escono le stelle, dalla tua bocca un raggio di sole.
La maglietta blu che indossi fa risaltare meglio la tua abbronzatura.
Camminiamo per un tratto in silenzio, beandoci della nostra reciproca presenza, assaporando gli odori della natura e ascoltando i rumori della sera.
Il cielo sembra una tavolozza sfumata di rosso, nessuna nuvola intacca la purezza di quell’immensità.
L’aria profuma di fragranze fruttate mentre un albero ricco di susine, ci osserva dall’alto curioso e s’inchina verso di noi, con i rami piegati dal peso di frutti gialli e succosi.
Tutta la campagna intorno a noi sonnecchia pigra, offrendosi agli occhi e all’udito, abbondante e generosa.
Alzo di nuovo gli occhi al cielo, sono serena ma pensierosa, ti osservo ancora, piccola creatura che mi cammini affianco piena di vita e che, ignara, dovrai presto affrontare da sola.
Mi fa tenerezza la tua infinita fiducia, la tua allegria mi contagia.
Ti stringo più forte e continuo a parlarti, con quieta dolcezza:
«Tra non molto diventerai una giovane donna, andrai per la tua strada, ti farai una famiglia, avrai dei figli».
«Quando mi penserai e ricorderai questi nostri momenti …».
M’interrompi brusca:
«Nonna, ti prego, non fare questi discorsi!»
Sorrido, lo so che non vuoi.
Rimango in silenzio, non voglio rompere quest’incantesimo, non voglio sciupare questo magico momento di serenità.
Rivolgo un’intima e silenziosa preghiera, verso il cielo, verso l’infinito, per me, per te, per noi.