IL RUGGITO DELLA PECORA

Dopo aver letto le avventure di vari supereroi dei fumetti, preso dall’entusiasmo per le loro gesta, Eros decise:

“Non sarò più una pecora dell’umano gregge, diventerò un eroe invincibile, so cosa fare”.

Acquistò e indossò una tuta fucsia aderentissima,  applicò sul petto un grande S E blu, sugli occhi una mascherina gialla e uscì in piena notte, non prima di aver preso in cucina un forchettone col manico lungo, come arma di difesa.
Avvistò in lontananza due litiganti fuori da una discoteca, si precipitò verso di loro agitando il forchettone  gridando: “Fermi! Parliamone con cal…”
Un pugno sul mento lo fece cadere a terra tramortito. Si rialzò a fatica e massaggiandosi il mento dolorante riprese a guardarsi intorno. Nel frattempo i due litiganti erano già andati via.
Ma ecco che, col favore delle tenebre, un ladro, dopo aver scavalcato il muretto, tentava di forzare la finestra di una villetta.

Corse in quella direzione, si aggrappò al muretto, lo scavalcò ma cadde miseramente dall’altra parte, facendo un fracasso infernale. Il ladro, spaventato, fuggì scavalcando la recinzione con l’agilità di un gatto non prima però di aver assestato un bel calcio nel fianco di Eros che  ancora arrancava per alzarsi da terra e sfilare il forchettone che si era conficcato in una coscia.
Non me ne va bene una – pensò demoralizzato – ma non demordo. Ora torno a casa, proverò di nuovo domani notte.

Giunto zoppicando a pochi passi dalla sua abitazione, vide una una figura femminile illuminata da un lampione, indossava abiti succinti e fumava una sigaretta. Le si avvicinò:
“Signora ha bisogno di aiuto?”

Lei lo guardò stralunata:
“No”. Poi gli chiese: “Tu chi sei piuttosto, cos’è quella S E sul petto?”
Tutto orgoglioso rispose: “Super Eros, aiuto le persone in difficoltà”.

“Oh davvero? Super Eros… con la tutina fucsia?”

La risata grassa e sguaiata della donna lo fecero indietreggiare fino al portone di casa, mortificato e avvilito.