Questa mattina mi sono svegliato, come al solito, al grugare dei piccioni ed al primo chiarore del giorno che filtrava attraverso le persiane e, come al solito, il momento di panico: cosa devo fare oggi?
Scorro con la mente le usuali incombenze settimanali: palestra, donna delle pulizie da andare a prendere, non sono poi tante! Cosa mi sfugge? Di solito non ci metto tanto ad individuare l’incombenza, ma stavolta…..e il panico cresce!
Cambiamo approccio di ricerca allora, proviamo per soggetto affettivo: figli? no! nipoti? neanche loro! amici? siii il lampo: Pino da accompagnare in aeroporto! Bene! No proprio per niente: dovevo passare a prenderlo alle 7, avevo messo la sveglia! Ma perché non ha suonato? Perché Pino non vedendomi non mi ha chiamato? Ho dimenticato di mettere il telefono in carica! Ora il panico è totale!
Allungo la mano verso il telefono sul comodino, un urto, un dolore lancinante alla mano, apro gli occhi! Il dolore alla mano c’è, ma dalle persiane filtra solo il buio, l’unico chiarore è quello della piccola lampada notturna, nessun piccione gruga, solo un cane abbaia in lontananza!
Afferro il telefono: è carico, segna le 2:35 e l’allarme è impostato alle 6! Ho sognato di svegliarmi!
Un sorriso scaccia via il panico: Pino non ha perso l’aereo ed io ho ancora più di 3 ore di sonno, sogni strani permettendo!