Un giorno un furgoncino andò nel pianeta terra ed incontrò una famiglia.
Lui chiese della benzina e la famiglia restò sbalordita che quel furgoncino sapesse parlare: avevano solo un figlio, Adam, che gli chiese da quale pianeta venisse.
Il furgoncino rispose “da Furgoncilandia, un pianeta di furgoncini magici!”
Il padre, non fidandosi, gli disse di fare una magia, il furgoncino aprì le ali e disse a tutti di entrare.
La madre gli chiese se fosse sicuro ed il furgoncino le disse di sì.
Il furgoncino prese il volo verso il suo pianeta, per far vedere loro com’era.
Arrivati sul pianeta, la famiglia vide molti altri furgoncini, e delle case che erano il doppio dei grattacieli terrestri!!
Videro anche un parco giochi, e Adam ci volle subito andare: gli sembrava più divertente di tutti quelli che conosceva.
I genitori acconsentirono, allora il furgoncino portò il bambino al parco giochi e gli fece fare un giro di ogni giostra: una giostra era come il circuito di Monza, c’era una macchina con un volante di formula uno e il bambino poteva guidarla come se fosse in una gara; poi c’era una giostra al buio, era un’astronave e il bambino doveva sparare alle astronavi nemiche che apparivano su tutto il percorso, ma la più bella era un simulatore di un caccia in ricognizione, il bambino doveva sparare ai nemici che trovava.
Finite le giostre, la famiglia voleva tornare a casa, allora il furgoncino riportò la famiglia sulla terra e diede loro una specie di telefono che, appena aperto, mandava un segnale al furgoncino, così che li potesse portare in altri mondi nell’universo.
Matteo, 10 anni