Il riflusso dell’onda
mi ha recato un fiore.
È bianco, perfetto,
l’ho raccolto e posato
sui tuoi neri capelli:
come sei bella, amore!

Camminava sulla riva del lago, scalzo, le dita dei piedi che affondavano nella terra bagnata, le mani nelle tasche dei jeans. Onde lievi increspavano la superficie, mosse dalla brezza. Si chinò a raccogliere una pietra, sentendo nella schiena l’umidità dell’aria, poi si fermò un attimo a guardare in lontananza e la lanciò con forza, per vederla rimbalzare e poi sprofondare piano.
Un salice che scendeva quasi sull’acqua gli ostruiva la strada: ne spostò le fronde con un gesto della mano e d’improvviso apparve nella nebbia un fantasma. Per un istante il cuore gli si fermò nel petto, ed ebbe la sensazione che il respiro sospeso non riprendesse mai più, ma subito l’apparizione svanì e comparve il profilo di un’isola lontana, e una bianca villa orgogliosamente protesa sul vuoto.
Un brivido freddo salì dalle sue gambe lungo la schiena, e si sentì tremare. Alzò gli occhi verso levante e vide il cielo diventare più chiaro: l’alba stava per lasciare il passo al giorno, la sua ora stava finendo.
Gettando uno sguardo sull’acqua, vide che l’onda aveva portato vicino ai suoi piedi un fiore bianco, perfetto. Piegò le ginocchia e lo raccolse con attenzione, ci soffiò sopra per liberarlo dalle gocce d’acqua e lo vide prendere vita tra le sue mani. Adesso di fronte ai suoi occhi c’era lei, con i suoi capelli neri e le sue labbra vermiglie, lei che aveva saputo donargli il soffio della vita senza chiedere nulla in cambio.
Con un gesto delicato le pose il fiore tra i capelli. Lei sorrise e a lungo la sua mano indugiò ad accarezzarne i petali, come fosse il più prezioso dei gioielli. E lo era. Poi, lentamente, la visione svanì nella nebbia, portandosi il fiore con sé.
Lui sospirò, sospirò ancora una volta come aveva fatto il giorno prima, e quello prima ancora, e ognuno dei giorni dei mille anni in cui aveva percorso quelle rive, poi si diresse verso il centro del lago e affondò lentamente nelle acque chiare e profonde con i suoi ricordi e i suoi sogni che mai avevano pace.