Nel febbraio del 1890 Pier stava dipingendo l’ennesimo quadro. I precedenti gli avevano fatto guadagnare poche lire. Non riusciva a realizzare un dipinto che lo rendesse famoso.
Quella sera, disperato per i debiti accumulati, sperando di trovare ispirazione, si mise davanti alla tela bianca e cominciò a disegnare.
Dopo vari tentativi, ma non realizzando praticamente nulla, cominciò a imprecare: “Maledizione, perché, perché non riesco a realizzare un quadro decente, basta preferisco la morte, darei la mia vita per avere successo!”.
Dal nervoso cominciò a rompere svariate cose tra cui una bottiglia che gli ferì la mano e del sangue schizzò sul dipinto. Dal nulla senti una musica macabra, non riusciva a capire da dove provenisse, si voltò e gli apparve uno scheletro che lo prese per il collo e lo trascinò nell’ombra.

Alcuni giorni dopo trovarono il corpo del pittore che giaceva sul pavimento, le cause della morte sconosciute.
Ma ancora oggi migliaia di persone arrivano da tutto il mondo per ammirare il suo schizzo di sangue esposto al museo.