Mi chiamo Jack Nicedream, e il mio mestiere è viaggiare nel tempo.
Sono il capitano di questa nave stellare, che ho fatto modificare per saltare da un anno all’altro.
In realtà questa nave era ormai una vecchia carretta, ma Giulia Happysmile, la mia migliore amica e la meccanica più tosta di tutta la galassia, l’ha prima aggiustata e poi convertita al nuovo uso.
Giulia è mia amica da quando eravamo all’asilo, sognava di fare la scienziata, ma essendo affetta da Sindrome di down qualcuno le ha detto che al massimo poteva fare la meccanica. Allora io sono andato a casa e ho cercato tutti i miei giocattoli-attrezzi e tutti i miei giocattoli scientifici, li ho messi insieme in una scatola piena di stelle fluorescenti e glie l’ho portata. Allora lei, sorridendo come sempre, ha urlato “Evviva, allora sarò la meccanica più tosta della galassia!”
Da lì ci è venuta l’idea. Dovete sapere che Giulia, quando si mette in testa una cosa, non la smuovi.
È stata Giulia a scegliere il nome della nostra nave, “Happy Turtle” … Per la storia della tartaruga che ha sconfitto la lepre nella gara di velocità. Perché in effetti Happy Turtle, che a guardarla sembra uno scassone, di fatto viaggia nel tempo meglio di qualsiasi altra nave.
E così io e Giulia abbiamo iniziato il nostro viaggio nel tempo, per recuperare il resto dell’equipaggio, che aumenta e aumenta, e aumenta di missione in missione.
Io e Giulia sapevamo, ad esempio, che nel 2017 al piccolo Paolo Volante è stato detto che non sarebbe mai stato un pilota di linea di una importante compagnia aerea, come invece è suo padre. Paolo è zoppo, o meglio, sprovvisto della gamba destra.
Ma lui per volare non avrebbe mai avuto bisogno delle gambe. Sicuramente non per me, né per Giulia.
Siamo arrivati in Italia, a Roma, proprio nel giorno in cui a Paolo hanno detto quel “no”, per proporgli di unirsi a noi. Quanta felicità!
E credetemi, non esiste un pilota più in gamba.
La seconda tappa spazio-temporale è stata intrapresa per andare a prendere Alice.
Avevamo davvero bisogno di cibo sano. Di qualcuno che fosse in grado di coltivare ortaggi e frutta nella nostra serra. Eh sì! Happy turtle è una nave davvero enorme, con tanto di serra e giardini, una bellissima biblioteca, una sala di pittura e ovviamente il materializzatore di caramelle.
Alice non può vedere.
Giulia sta però progettando un visore speciale per lei. Ogni tanto lo testiamo. A vederlo sembra il casco di Iron man. Funziona così: se Alice lo indossa, nel mentre le prendi una mano per farle toccare il fiore e glie lo descrivi parlandole dolcemente, vicino vicino perché possa anche avvertire le vibrazioni della tua voce, grazie al casco può immaginare il fiore così bene, che è come vederlo!
E poi Alice con le sue mani e il suo amore, fa miracoli. Non come me che ho un vero pollice nero. Lei senza vedere riesce a trasmettere alle piante una gioia tale che quelle risplendono di arcobaleno.
Alice già si occupava dell’orto nella nostra scuola speciale. Gabriella, la nostra maestra, ha cercato qualcosa che la potesse appassionare, finché non si è accorta che persino i fiori recisi, se posti in un vaso, nelle stanza dove si trova Alice, sopravvivono il doppio del tempo, coloratissimi e vigorosi. Felici!
Risolto il problema del cibo fresco, ci restava quello di trovare, nello spazio-tempo, gli altri membri dell’equipaggio.
Giulia ha progettato uno scanner speciale, a forma di cuffia.
“Funziona solo se chi lo indossa è una persona buona e felice, che sorride a tutti.” Mi ha detto.
E allora siamo andati a cercare il bimbo più allegro del mondo, persino più di Giulia! Anthony Goodthinker.
Oh, lui è incredibile. Non controlla bene i suoi movimenti, ma quando indossa le cuffie ride così felice! Noi gli diamo una scatola con tanti foglietti per estrarree l’anno, poi una scatola con i luoghi, e infine una scatola con i nomi.
Da ognuna estrae un foglietto, e insieme, giorno, luogo e nome ci indicano la nostra prossima missione.
Abbiamo posizionato la sua carrozzina nel centro esatto della nostra nave, che più passa il tempo, più Giulia è costretta ad ingrandire.
Da quando Anthony, con i suoi straordinari poteri telepatici, è con noi, stiamo viaggiando a colpo sicuro nello spazio tempo.
Vi racconto una delle nostre recenti e difficili avventure. Anthony ha pescato il nome di Rose Lovelycolours.
Il sogno di Rose è da sempre quello di diventare una stilista, o almeno così ha stabilito Giulia. Ed io credo abbia ragione perché Rose non parla quasi per niente, ma disegna, sempre.
Solo che i disegni che fa molti non li capiscono, e gli dicono che fa solo scarabocchi.
Giulia ha preso Rose per mano, che ha portato con sé il foglio del suo ultimo disegno. Una specie di spirale di tanti colori.
Insieme sono andate dalla maestra Erica, che è stata la nostra insegnante di disegno.
Giulia ha spiegato alla maestra che quel disegno doveva per forza essere il nostro stemma, e le ha chiesto se ci poteva aiutare a trasporlo su magliette bianche, per vestire l’equipaggio. E in effetti non si è mai visto un equipaggio senza divisa!
Rose non parla quasi, ma Giulia e la maestra Erica mi hanno raccontato che le si sono proprio illuminati gli occhi per la felicità.
E così Rose è diventata la nostra capo-costumista e artista di bordo. Le abbiamo trovato un luogo adatto su Happy Turtle per disegnare, e la nave ormai ospita una galleria di sue opere, per intrattenere l’equipaggio nei momenti di navigazione, che a volte possono durare ore. Considerate che ci siamo spinti fino alla preistoria!
Un giorno vi racconterò di AAron, il piccolo brontosauro intelligente, dall’arto atrofico, che abbiamo salvato dalle fauci di un t-rex, e che ormai è diventato l’animale di compagnia di Alice. Certo, con tutte le verdure buone che gli offre in continuazione!
Ma sto divagando.
Il fatto è che mentre Giulia e Rose erano in missione dalla maestra Erica, ne ha approfittato per salire a bordo Ippolito Braccioforte.
La faccio breve: voleva essere lui il capo-pilota, perché provvisto di entrambe le gambe.
Io gli ho risposto “Happy turtle è aperto agli animi generosi, ogni membro dell’equipaggio è speciale. Il posto di capo-pilota è già preso. Se hai qualche altra abilità possiamo parlarne.”
“Io sono più forte di te. Quindi voglio essere io il capitano.” Mi fa.
“Un capitano lo è perché gli altri lo scelgono come tale, vediamo che dicono gli altri membri dell’equipaggio.”
Il fatto è che tutti purtroppo avevano paura di Ippolito, e quindi finirono per dare a lui lo scettro di capitano.
Io, piangendo un po’, ho raccolto le mie stampelle e sono andato via.
Dopo poco tempo Giulia è tornata su Happy turtle con Rose e non mi ha trovato.
Gli altri le hanno raccontato l’accaduto.
Allora con il solito coraggio che la contraddistingue è andata da capitan Ippolito e gli ha detto “Non capisci? Happy turtle funziona solo con la gioia. La gioia è il carburante! E senza Jack, non c’è gioia!!”
Ippolito allora ha capito che senza di me e senza la gioia, non ci sarebbe più potuta essere nessuna missione nello spazio-tempo, e così sono venuti a cercarmi.
Lui mi ha guardato e mi ha detto “Perdonami capitano, Happy turtle ha bisogno di te! Lascia che io diventi il tuo vice, sono forte, tu proteggerò.”
Ho guardato Giulia per sapere se la cosa la disturbasse, ma lei sa di essere molto più preziosa di quel titolo “Vice”, e poi due braccia forti possono sempre tornare utili.
Da quel giorno Happy Turtle ha iniziato a riempirsi anche di persone normali, e per normali intendo non provviste di particolari superpoteri o abilità, come me, Anthony, Rose o Giulia.
L’importante è che chi sale a bordo abbracci la nostra missione, che è quella di cercare e regalare gioia. Tutti possiamo far parte di questa splendida avventura che è Happy Turtle.
Se avete bisogno di aiuto, in qualsiasi epoca ora vi troviate, pensateci forte, Anthony Goodthinker di certo vi sentirà.