Stasera, scorrendo lo sguardo alla libreria nello studio, su uno degli scaffali più bassi, quelli dove meno ci si sofferma con gli occhi, ho ritrovato in mezzo a tomi polverosi la mia ormai vetusta ma amatissima antologia di Letteratura italiana del liceo, due ricchi volumi rilegati in elegante cartoncino rosso cremisi con le scritte in oro.
Da molto tempo non li tenevo più in mano e mi sono lasciata attraversare da una malinconica e dolcissima sensazione, un mai sopito ricordo che mi ha pervasa seminando in me una lieve nostalgia, nella consapevolezza di un’età matura che ora più che mai sa discernere e apprezzare il valore del tempo che fugge inesorabile e la ricchezza interiore che ne deriva.
Ho ritrovato tutti i miei appunti a matita, presi sui banchi di scuola, accanto ai versi dei poeti, tutti raccolti in quella mia grafia pulita e ordinata, a margine delle pagine.
Ed ecco, subito, che sfogliando il libro si è aperto alla pagina dedicata a Giacomo Leopardi, dove ancora era conservato un minuscolo foglietto di brevi annotazioni prese sui banchi di scuola, mentre il prof – M.G. di Torino – con enfasi leggeva e spiegava i versi di “A Silvia”, che – ricordo – era una delle mie preferite.
E poco fa, ho voluto cercare su YouTube una qualche versione recitata della poesia, ve ne sono molte…
L’ho ascoltata ad occhi chiusi, sì.
Ed è stato un sottile intimo piacere che mi ha percorso la mente tutta lasciandomi in eredità un impercettibile sorriso sulle labbra.
Lo stesso che sento di avere ora, mentre scrivo – pardon, digito – su questa microscopica tastiera del mio telefonino, fedele custode di tante mie parole.
Lo stesso che, forse, anche “Silvia” porterà sulle sue labbra, intuendo similitudini tra noi che sanno naturalmente aggirare e superare il falso ostacolo del tempo – tanto! – trascorso…
Ecco, è stato bello stasera questo ideale percorso a ritroso nei miei anni di gioventù, a ricordi di scuola, a quei versi indelebili.
Come l’amore per Leopardi, come il ricordo della sua Recanati.
Come tutto ciò che, per noi importante, ci ha accarezzato il cuore.