DYLAN DOG – I CONIGLI  ROSA UCCIDONO – Fra le tante follie di questo paese, c’è anche quella di non aver mai fatto un film su Dylan Dog. Ed è un peccato. Poche volte ci è capitato fra le mani un personaggio così riuscito, capace di sedurre milioni di persone. Basta leggerne poche pagine, ed è subito indimenticabile: Londra, Groucho, il Maggiolone, lo studio e l’Ispettore Bloch – puoi recitarli come un mantra. Sclavi ha scavato nella grande letteratura (Sherlock Holmes) come nel pop (Rupert Everett, i film horror) e ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. Dylan è magnetico, e spesso le sue storie sono irresistibili, piene di atmosfera.

 

Purtroppo però non è bastato: l’unico film su Dylan Dog è stato un inguardabile pasticcio americano. E’ uscito anche un “Dellamorte Dellamore”, che si rifà a lui senza citarlo apertamente. Ma Sclavi – e tutti noi – avremmo meritato ben di più. Così dobbiamo limitarci a immaginare, a sognare questo film, pescando a piene mani dalle sue storie. Non è facile – i primi cento numeri sono una miniera – ma alla fine penso che sceglierei “I Conigli Rosa Uccidono”. Storia psichedelica di un cartone che prende forma, esce dallo schermo e uccide i suoi spettatori, a colpi di motosega. Di che si tratta? Di una metafora della nostra folle – e nascostamente omicida – Società Dello Spettacolo? O è solo un gioco? Non importa. Qui siamo dalle parti di Cronenberg (penso soprattutto a Videodrome). E una simile perla non può mancare nelle nostre sale. Per ora niente… ma non è mai troppo tardi per rimediare.