Quest’arida collina battuta dal tempo
coltiva gli sterpi dell’antica vita
nei cunicoli misteriosi della terra.
Dimenticata magia quella ch’improvvisa
travolge l’aria, un urlo morente
accanto al sole ormai fuggiasco.
Richiama fantasmi la mente complice
e vegliano attorno in silenzioso
corteo del nulla, disperso al vento
che stasera riporta
instancabili nenie antiche.

(22/02/1967)