La mamma ed il babbo, seduti sul divano, chiacchieravano allegri con gli amici giunti in visita sorseggiando voluttuosamente e soddisfatti un bel bicchiere di whisky.

“Dev’essere buono”, pensò la piccola Carola e , quatta quatta si avvicinò con un bicchiere al tavolo dei liquori. Lisa ed Enzo, i suoi genitori, concentrati su altro, non s’ avvidero della manovra se non quando Carola stava già per fare il primo sorso.

“Noooooooooo! Che fai! Posa quella roba!”. Spaventata per quella reazione così forte, Carola posò il bicchiere e con le lacrime agli occhi provò a replicare: “ Ma voi lo bevete!”

Allora la mamma resasi conto di averla spaventata, tentò di rabbonirla : “ Vedi, questa è roba per grandi, tu sei ancora piccola. Anzi, per favore, vai sotto da tua nonna che magari ti farà giocare”

Carola andò in cameretta per prendere qualche gioco da portare con sé perché i giochi che le proponeva la nonna erano sempre gli stessi e le erano ormai venuti a noia.

Prese Meo, il micione di peluche suo compagno di dormite mentre intanto andava pensando: “ Uffa, mamma! No, quel film no perché sei troppo piccola, in giro da sola con la bici no perché sei troppo piccola… il rossetto no perché sei troppo piccola…”

In quel mentre un fortissimo tuono annunciò l’arrivo di un acquazzone e Carola d’un colpo si ricordò di quella volta che la nonna stava annaffiando i fiori nel giardino. Le aveva chiesto: “ Nonna, hanno sete?“. E lei: “ Si, do loro tanta bella acqua così diventeranno belli grandi e forti”.

Allora Carola ebbe la genialata che le costò un successivo brutto raffreddore e mille rimproveri materni.

Uscì in strada e si mise a passeggiare, ballare, saltellare sotto la pioggia scatenatesi giù all’improvviso.

Le piaceva quella carezza addosso, lieve e fresca, quel senso di solletico ovunque.

Felice, guardava verso il cielo incantata da quella miriade di fili d’argento che cadevano giù verso lei.

Pensò: “Ora mi faccio annaffiare per bene e poi voglio vedere cosa mi dirà mamma nel vedermi cresciuta. Rimarrà a bocca aperta .”

Le sue aspettative furono miseramente deluse ma per Carola quello fu uno dei momenti più esaltanti della sua vita.