Anche oggi cerco un senso
Ci penso e ci ripenso
Ritrovo dentro il ritmo
per smaltire il mio dissenso.

Che molto spesso è dura
Che non c’è più misura
Me lo si legge in faccia
troppe volte fa paura.

Ma non puó continuare
Ha senso argomentare?
Non posso più aspettare
Ho anch’io il diritto di passare.

Subisco prepotenze
Non pongo resistenze
Mi acciglio, grido dentro
Stringo i denti, creo aderenze.

Continuo a pedalare
Un po’ ad accelerare
Cerco veloce un punto
In cui ci si possa rilassare.

Non voglio rinunciarci
Tu pensi “uffa mi intralci”
Spingi forte il pedale

E della morte ecco le falci.