Autore: valeriaki

Lettera a Dio

Ascolta l’audio-racconto: Fammi tornare per un attimo da dove sono venuta. Non sto scappando dal mondo. Ho solo il tremendo bisogno di riprovare quella sensazione. Non la ricordo ma il mio sangue mi racconta quanto fosse straordinaria. Fammi tornare da dove sono venuta solo per riascoltare quel silenzio, godere delle carezze, nutrirmi di vita e danzare nell’acqua. Fammi tornare dove c’era ossigeno perché qui fatico a respirare. Ero figura. Poco definito era il mio volto e quelle ombre la migliore maschera. Fammi tornare dove non potevo essere ferita o delusa e dove la solitudine era un privilegio sacro. Fammi...

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SETA

Ha indossato una leggerissima camicetta in seta pura. Volava via con il vento lasciando intravedere pelle e cuore. Delicata e morbida. Fresca e profumata. Aveva due taschine piccine. Ma le hanno riempite di sassi. Ora le sembra di indossare un chiodo da metallara. Pesa sulle spalle esili e curve e nasconde pelle e cuore. Una giacca pesantissima, oramai, quella camicia. Non è neppure della sua misura, a guardarla bene. Che poi questa giacca si impiglia dappertutto e alcune schegge rimangono dentro ferendo i polsi ed il collo. Dio, che caldo dentro questa veste. Che fastidioso ingombro. Vi sto solo...

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NOBEL AI PENDOLARI

Metro B. Conca D’oro. Faccio il biglietto alla macchinetta, vado al tornello. Non passa. Il mio biglietto nuovo di zecca non viene accettato da nessun tornello. Nessuno. Mi rivolgo ad uno sportello aperto, l’unico su 5. Non c’è manco l’ombra di un essere umano. Al microfono domando “c’è nessuno?”. Il nulla. Si, il nulla come quello della Storia infinita. Il Nulla. Dopo 7 minuti circa si intravede un essere umano (neanche troppo umano, a dire il vero ma vabbè) che mastica una gomma con talmente tanta grazia che riesco a notare che non si è tolto le tonsille. Chiedo...

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Colloquio

Colloquio -Colloquio- -Eccoci, buongiorno. La prego, si accomodi. – Buongiorno, grazie per aver accettato la mia candidatura tra tante. – In realtà siamo stati costretti per un discorso di continuità ma riponiamo comunque molta fiducia nei giovani come lei. – Questo mi incoraggia. – Bene. Arriviamo subito al dunque: il tempo è prezioso. Immagino Lei si sia informato su di noi e sulla nostra attività. Siamo leader nel settore. Operiamo da secoli con la stessa costanza e precise scadenze. Non è affatto un’occupazione semplice, talvolta neppure gratificante, spesso fallimentare. Non esistono pause, né ferie o riposi. Non possiamo concederle...

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CHE SUCCEDE QUANDO…

Quando ci si lamenta della confusione ma si continua a preferirla alla logica. Quando la logica fa male e ti vergogni di quel dolore. Quando non si vuole far del male ma lo si fa. Noncuranti. Quando la tua sensibilità pesa e ti senti diversa, incompresa, inadeguata. Quando ti si dice che sei importante ma ti si umilia ugualmente. Quando chiede scusa ma continua. Imperterrito. Quando frena la tua troppa dolcezza. Quando frena la sua, di dolcezza. Quando crede che tu possa sopportare ogni cosa perché ha visto che ne sei in grado ma non pensa che forse non è la tua massima ambizione, sopportare. Quando non pensa che anche tu meriti leggerezza. Quando non si ricorda che meriti amore. Quando dimentica che meriti rispetto e protezione. Quando vorresti il tuo spazio ma non ci passa manco un ago, in quell’ego. Quando dai ma ricevi col contagocce. Quando dici che vai e poi resti e non sai il perché. Quando dice che va e poi torna e tu ci sei ancora e non sai il perché e manco lui. Quando hai paura del vuoto anche se già lo conosci perché ce l’hai dentro. Quando stai morendo di sete e puoi godere di una sola goccia. Quando stai morendo di fame e puoi ingoiare una mollica. Quando stai morendo di sonno ma il cuscino è pieno di aghi. Quando su...

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Fatte ‘n là

Fatte ‘n là A Casanova j’ho dato il benservito ha visto come te corteggio e s’è ammutolito. Se credeva d’avecce il primato poi m’ha osservato e l’orgoglio je s’è accartocciato. – Chi sei tu per rubarmi il mestiere?- – So’ ‘na Donna, me rattrista dovette da’ ‘sto dispiacere- – Come osi! Tu sei preda e non cacciatore!- – Non t’agità, vecchio ammaliatore. Sento le labbra tremare e tra le gambe un forte calore, voglio che del mio godimento lui sia l’ambasciatore. Fatti da parte, vecchia maschera perdente: della tua fine sei oramai cosciente. Tranquillo, sarò discreta: il tuo capolinea...

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