Autore: Silvia Collini

CENTO GRAMMI

Questo cielo s’é fatto ancor piú grande ora che ho pescato cento grammi d’intenso dalle profonditá del mare, che dall’orizzonte avanza dondolando all’umida riva e gli rende merito in ogni giorno di sole. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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ARES

Corre l’adrenalina in cuori e vasi a contaminare, si dilata la nervatura mentre la muscolatura monta. Clangori di spade s’allenano allo scontro, draghinasse luccicano nell’incontro col sole mentre gli occhi s’iniettano di sangue pronti a macchiarsene la faccia in attesa del suono nefasto dell’olifante. Battono gli zoccoli cavalli irrequieti aizzati da punture di speroni e da pesanti armature alzando terra polverosa di rosso che colora anche l’aria. E l’aria si fa pregna di odori pungenti dell’odio che si faranno acri e aspri di sudore e cruore. Scende il ponte levatoio picchiato dal furore dei combattenti a petto fiero sulle...

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DI TE M’INNAMORAI

Di te m’innamorai a settembre quando il caldo abbisognava di refrigerio e s’incamminava ad asciugare i confini di chi non lo sopportava piú, lasciando il testimone al vento ambasciatore d’aria nuova. Di te ascoltai la voce sul giradischi dei giorni e raccolsi il lievitar di note per farne spartito e ricantarle a te. Di righe scritte riempii l’anima che leggemmo e sfogliammo a quattro mani. Sulle virgole appese ai tuoi occhi dondolai mentre spinte gentili rimandavano a te sorrisi pieni svelandoti il filtro dei miei. Vizio vitale l’odore della tua pelle e del tuo collo ove lasciai la scia...

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SENZA CROCE PIANTARE

Gravitano intorno a te macerie sbriciolate, quelle decomposte del castello di carte costruito sulle menzogne di un’avvilente povertà affettiva. Frana la fortezza, l’integrità è crollata e si sperdono le mie acque in un pianto covato a lungo che non si placa ma s’abbandona nelle grotte della solitudine. Materassi di pensieri dalle molle svigorite m’affondano, m’inghiotte il dolore e non so se scrivertelo o pregarti per compatirlo. Quieta le maree e mettiti in pace, anima mia non poco agitata. Ricuso le lacrime che m’ombreggiano e mi stancano e il mio compagno diventa un fantasma che il passato vuol supplire e il...

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IL CANTO DELLA LUNA

Sulla piana del cielo lapislazzulo regina della notte poggia i gomiti e di latte lunare diffonde l’intorno. Guardia imperiale punta il mare mentre il faro occhieggia la notte dei pescatori e gocciano e traboccano preziosi cristalli sull’acqua appena crespata dall’alito dolce del vento che culla le barche. Sotto le tende luci soffuse di lanterne riscaldano tremori improvvisi e movimenti d’ombre allertan le canne. Indugian le scalmiere dei remi e un gorgoglio par s’oda in superficie sussurrato dal canto della luna a lameggiar l’oscurità d’argento. Canta ancora luna bella, la ribalta della notte è sempre in ascolto di te. (Dalla...

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MATTINO

I lampioni si spengono, s’apre un passo. Nasce l’aurora e si schiude il sipario sul proscenio. È il mattino in compagnia dei suoi odori che ha appena dismesso vestiti purpurei. Saluta gentile senza distanze la sua amata notte da cui s’è appena disgiunto. E le passa avanti per farla riposare.   (Dalla raccolta ‘L’immenso che resta’) Recommend0 Enable Javascript to click a...

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