I lampioni si spengono,
s’apre un passo.

Nasce l’aurora
e si schiude il sipario
sul proscenio.

È il mattino
in compagnia dei suoi odori
che ha appena dismesso
vestiti purpurei.

Saluta gentile
senza distanze
la sua amata notte
da cui s’è appena disgiunto.

E le passa avanti
per farla riposare.

 

(Dalla raccolta ‘L’immenso che resta’)