Autore: Irene Gironi Carnevale

LA CAPANNA DI IRENE GIRONI CARNEVALE

Mettendo a posto la spesa, confesso un po’ più abbondante, questa mattina mi è tornato in mente un ricordo d’infanzia. Mio fratello è più piccolo di me di 8 anni e quindi si poneva il problema di interagire attraverso il gioco avendo età ed esigenze diverse. Quando lui aveva 4 anni e io 12 avevamo trovato una sorta di compromesso: la capanna. Come nei peggiori stereotipi, lui era il cow boy che andava in giro a caccia e ci difendeva dagli indiani, io ero quella che restava alla capanna, con i “bambini”(le mie adorate bambole con cui ho giocato...

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IL TALISMANO D’AUTUNNO DI IRENE GIRONI CARNEVALE

L’autunno è la stagione che amo, Ottobre il mio mese preferito. Lo era fin dai tempi lontanissimi della mia infanzia, quando il suo inizio coincideva con il ritorno a scuola e l’odore di matite e quaderni nuovi si mescolava a quello dell’aria più fresca che si colorava di quelle tinte uniche e sfolgoranti che solo questa stagione possiede, pronte a esplodere tra foglie croccanti sotto i piedi e profumo di castagne. Castagne anche selvatiche, quei frutti lisci e lucenti che rotolano fuori da ricci verde chiaro e sembrano talismani da conservare in tasca, custodi di sogni segreti, perfetti nelle...

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SCARPE DI IRENE GIRONI CARNEVALE

SCARPE Cosa mai ingenera la passione per le calzature nell’animo umano? E, soprattutto, come fa questo sentimento a radicarsi fin dai primi anni? Ripensando a svariati episodi della mia vita, mi è saltato agli occhi (della memoria) che molti sono legati ad un paio di scarpe. Effettivamente le vetrine dei negozi di calzature sono la seconda cosa che mi fermo a guardare dopo una libreria e subito prima di un ferramenta, ma ci deve essere dell’altro, qualcosa di innato perché le scarpe hanno un posto importantissimo nella mia vita fin dagli esordi. Il primo ricordo arriva dal racconto di...

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INCIPIT DI MAURIZIO DE GIOVANNI

Affrontò l’ultima parte della leggera salita a occhi bassi, ascoltando il rumore delle rotelle sulla ghiaia. Faceva caldo, e d’altra parte c’era da aspettarselo. Sentì un rivolo di sudore lungo la schiena e provò il tipico disagio di chi non avrebbe potuto mettersi sotto una doccia fino a sera. Il viaggio, pensò. Un lungo viaggio, portando un sacco di cose con sé. Non indumenti e scarpe. Non guide turistiche, o libri da leggere. Il carico era quello dei ricordi, e delle speranze. I ricordi di quello che aveva fatto, che era successo; le speranze, quelle che riponeva nello sguardo...

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L’ABETE E LA QUERCIA DI IRENE GIRONI CARNEVALE

C’era una volta un posto. Era un posto di campagna con tanti alberi. Ce ne erano di tutti i tipi: pini svettanti che regalavano centinaia di piccoli, gustosi pinoli e che sui rami ospitavano buffi picchi o nidi di cinciallegre; alti e severi cipressi che sembravano bucare il cielo; contorti ulivi dalle foglie argentee e appuntite; gelsi colorati e profumati che attiravano golosi insetti; fichi robusti dalle larghe, ruvide foglie e dai dolcissimi frutti. C’era anche un abete. Era un abete giovane, ma robusto, dai rami pieni e dalla forma perfetta. Chiunque lo guardava lo immaginava tutto addobbato per...

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UNA LETTERA CONTINUA A VIAGGIARE, SEMPRE DI IRENE GIRONI CARNEVALE

Stamattina suona il telefono. Un numero che non conosco, una voce che non conosco, un nome che non mi ricorda nulla. La mia esitazione imbarazzata, poi il chiarimento: “Sono l’amico di Massimo”. Un tuffo al cuore. Massimo se ne è andato poco più di un mese fa e io non sono riuscita a riabbracciarlo dopo averlo ritrovato. La voce al telefono mi spiega: “Stavo mettendo a posto carte, documenti di Massimo. Poi ho trovato una lettera con il tuo nome come mittente, era un nome che non conoscevo. L’ho letta la lettera, devo confessartelo, e sono rimasto colpito dalle...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

13 hours ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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