Autore: Graziella Dimilito

SOLITUDINE di Graziella Dimilito

SOLITUDINE Bella quando la si desidera, la si cerca, ti fa sentire libero, padrone del tuo tempo, tanto sai che basterà una telefonata per avere amici intorno. Diventa però un’angoscia opprimente quando sei solo perché nessuno ti cerca; ti ritrovi a passeggiare da solo di notte in compagnia di te stesso. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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LA FINESTRA DI FRONTE di Graziella Dimilito ispirata da Irene Gironi Carnevale – dipinto di Lynn Shaler

Non riesco proprio a dormire stanotte, il caldo è soffocante, ho il ventilatore acceso che mi dà un po’ di refrigerio anche se smuove solo l’aria calda della camera. Niente da fare, scendo dal letto, scosto le tende e spalanco la finestra, non si muove una foglia, l’aria è immota, stagnante. Mi siedo davanti alla finestra, indosso solo  canotta e mutandine meglio stare seduta. La visuale non è un gran che, di fronte a me una palazzina, tante finestre, quasi tutte accese, alcune con luce azzurra soffusa, stanno guardando la tv di sicuro, tutte hanno le tendine chiuse, non...

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LA STREGA PASTICCIONA da un’idea di Ilaria 8 anni e scritta da zia Graziella

LA STREGA PASTICCIONA Da un’idea di Ilaria, scritta da zia Graziella.   La strega Armorina, viveva in una casetta di color arancione nel folto Bosco delle Querce. Aveva un grosso gatto anche lui arancione di nome Mortimer. Stava sempre acciambellato sulla poltrona, guarda caso, arancione, e si faceva fatica a vederlo, infatti  Armorina molto spesso lo schiacciava sedendogli sopra. Un giorno la strega mentre stava preparando una nuova pozione, sbagliò gli ingredienti causando un’esplosione che cambiò il colore della sua casa, che diventò tutta verde. Non solo, quando qualche turista si avvicinava la casa diventava invisibile, così i poveretti...

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LA PAZZA di Graziella Dimilito

La pazza (1905)  dipinto di Giacomo Balla   Così la chiamavano gli abitanti del piccolo borgo, Ludmilla la pazza, e pazza lo era davvero, o meglio lo era diventata, annientata da un destino che si era accanito su di lei con una ferocia indicibile. Abitava da sola in una casupola ai margini del bosco, isolata dal mondo. Ai bambini era stato raccomandato di non avvicinarsi a quella casa, perché c’era una strega che li rapiva e non li faceva più tornare a casa. Di giorno Ludmilla girava per il bosco, parlava con gli alberi, con gli uccelli, raccoglieva foglie secche...

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La Femmina Accabadora di Graziella Dimilito (ispirata da un’immagine di Gabriella Truzzi)

LA FEMMINA ACCABADORA (fra leggenda e realtà) Nella misera casa l’atmosfera era pesante, dolore, stanchezza, malumore, trasparivano dai visi degli abitanti. Una grande stanza dove si mangiava e si dormiva, dove l’intimità era costituita da una tenda che separava il letto dalla cucina, il bagno era fuori, una baracchetta con un buco nel pavimento. Per la notte un pitale era sistemato sotto il letto. In questo ambiente inospitale vivevano padre madre e cinque figli tutti in tenera età, non era facile dar loro da mangiare tutti i giorni, il lavoro scarseggiava e il padre si recava ogni mattina davanti...

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VALENTINO E MARINELLA di Graziella Dimilito

La piccola Sara, una scolaretta di nove anni, stava leggendo una favola da un vecchio libro appartenuto alla nonna. La storia era davvero appassionante: c’era Valentino, un orfanello che viveva con gli zii in un paesino di campagna, aiutava lo zio come poteva, puliva la stalla, dava il fieno alle mucche, mungeva il latte. Nel tempo libero si divertiva correndo per i prati, arrampicandosi sugli alberi, rincorrendo i leprotti che gli sfrecciavano davanti. Era una vita semplice ma felice quella di Valentino. L’altra protagonista della favola era Marinella, figlia di un uomo d’affari, la mamma la ricopriva di attenzioni...

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1 day ago
Writer Monkey

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
... Vedi altroVedi meno

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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1 day ago
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Foto dal post di Ilaria Giovinazzo ... Vedi altroVedi meno

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3 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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