Autore: Gabriella Truzzi

Libertà (internato psichiatrico)

Ho lasciato che le folli corse della mia mente colmassero per un attimo l’atavico terrore della solitudine. A briglia sciolta ho vissuto itinerari fantastici assaporando l’ebbrezza di deliranti magie disperdute piano lungo la scia incontaminata del tempo che fuggiva. E se ora sono qui in questa gabbia di cristallo ovattata di silenzio so che sarà facile risvegliarmi domani per volare ancora sulle ali del pensiero. (marzo 1980) Recommend0 Enable Javascript to click a...

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Giugno a nord-est

È una fresca sera di giugno, quassù in Alto Adige, tra le mie belle montagne e il verde nuovo di una natura rigogliosa. Negli ultimi due giorni è piovuto spesso e qui, si sa, l’aria si rinfresca subito, stasera il clima quasi autunnale per essere giugno non è particolarmente invitante ad uscire. E quindi me ne sto qui, alla mia scrivania, e guardando fuori dalla finestra mi sorprendo incredibilmente ancora a notare come lunghe e chiare siano le serate di giugno a queste latitudini. Eppure, il buio avanza, sì, a grandi passi. Le luci accese nelle case vicine viste...

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Il mondo a colori

Spalanca la finestra Affacciati alla vita Afferrala Non mollare la presa È lì che ti aspetta Con la sua tavolozza di colori. Prendi in mano i pennelli Dipingi la vita Declinala Nelle sue sfumature Nei suoi lenti respiri Con carezze leggere Che addolciscono il sonno. Alba verrà. Domani. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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Il colpevole

Non lo farò più, te lo giuro! Davvero, credimi, non succederà più! Perdonami, ti prego. Ma non picchiarmi. Non alzare le mani su di me. Non offendermi in quel modo così atroce, e ingiusto. Ci sono punizioni che mi resteranno “dentro” a vita, sai. E se tu lo sai, l’unico vero colpevole sei tu. Gabri (photo Rasa Razaniene) Recommend0 Enable Javascript to click a...

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Il carbone

“L’uomo cattivo assomiglia al carbone: se non ti brucia, ti sporca.” Confesso che la prima sensazione alla lettura di queste parole è stata di desolante rassegnazione. Mi risuonavano nella mente simili ad una condanna inevitabile e scontata, alla quale impossibile sottrarsi, una volta si fosse avuta la sfortuna di incontrare e confrontarsi con quell’ “uomo cattivo”. Ma poi, passato quel primo istante di turbamento, ecco invece fare capolino un sopito ma salutare senso di sopravvivenza, la consapevolezza di una speranza: se sei ancora qui a parlare delle tue vicissitudini ed esperienze negative avute e vissute con “l’uomo cattivo”, significa...

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Il viaggio

«Noi vogliamo, per quel fuoco che ci arde nel cervello, tuffarci nell’abisso, Inferno o Cielo, non importa. Giù nell’Ignoto per trovarvi del nuovo». da “Il viaggio”, di Charles Baudelaire Sento quel fuoco che ancora arde, nonostante tutto. L’apparente sicurezza della rassegnazione, Il sapore indefinito e leggermente amaro dell’abdicare a prendere iniziative, operare scelte, lungimirare con entusiasmo, cliccare sul tasto della vita. Suonano quasi ingrate ora così le parole. Ma no. No. So cos’è invece la riconoscenza. Ma so anche cosa sia la consapevolezza dell’Essere. O no. Recommend0 Enable Javascript to click a...

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2 days ago
Writer Monkey

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore: La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.
Quindi: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
- Charlie Chaplin
... Vedi altroVedi meno

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Ma infatti!

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