Autore: Caterina Rizzi

Io abbraccio solo Cristina – 7 – Vecchie conoscenze…

E fu la volta del Ferro. Come già detto faceva la “comparsa” nello studio legale del genitore per cui Vera mise a punto un piano di azione studiato a tavolino con tanto di attori e sceneggiatura. In compagnia di mio figlio maggiore si presentò al suddetto studio legale e chiese espressamente di parlare con l’avvocato Pier Francesco Maria Ferrandi, nonostante lo stupore delle due segretarie che si guardarono costernate. Quando si ritrovò al cospetto del Ferro dovette fare uno sforzo per non scoppiare in una fragorosa risata. Il Ferro era un uomo in sovrappeso dall’aspetto trasandato, che non ispirava...

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Io abbraccio solo Cristina – 6 – Rinascita

Una signora dai toni gentili e dall’accento straniero mi contattò inaspettatamente in una calda sera settembrina chiedendomi se fossi stata libera il mercoledì successivo alle ore 17; inizialmente fui un pò annoiata perché pensavo si trattasse del solito stratagemma per rifilarti qualcosa di indispensabilmente inutile ma mi si drizzarono le orecchie quando la signora mi diede appuntamento in un albergo di una città vicina perché la signora Severina Caccamo aveva piacere ad incontrarmi. Cercai di avere dettagli in più ma non ci fu verso: si trattava di prendere o lasciare così, a scatola chiusa, e non avendo nulla da...

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Io abbraccio solo Cristina – 5 – L’orco

Rinetta aveva un unico desiderio comune a tutte noi adolescenti: una parola regalata per potersi ubriacare d’amore. Ma, mentre tutte le sue coetanee (me compresa) si fidanzavano e discutevano dei loro primi amori, lei era l’unica che non aveva niente da dire e niente da raccontare. I mesi passavano inesorabilmente e Rinetta si sentiva sempre più scialba e sempre più sola. L’unico che sembrava interessarsi a lei era un nanetto buffo (come quelli del circo) che gironzolava nel quartiere e le tendeva delle sordide imboscate nel tentativo alquanto goffo di sedurla, il che non era affatto gratificante, e di...

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Io abbraccio solo Cristina – 4 – Maria Vittoria e la signora Bassi

Se ben ricordate all’inizio della storia vi avevo parlato della mia migliore amica che avevo un pò accantonato perché era subentrata Rinetta. In realtà ogni tanto tutte e tre ci frequentavamo. A me e Rinetta piaceva andare a casa sua. Non eravamo abituate a quella famiglia ristretta e composta, differente dal marasma di fratelli, nipoti e cognate che dovevamo sopportare noi. Maria Vittoria era una ragazzona alta, dalla corporatura massiccia; assomigliava tanto a suo papà che faceva il carabiniere e che rispecchiava in pieno il prototipo delle barzellette. Sua mamma invece si era messa in testa che Maria Vittoria...

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Io abbraccio solo Cristina – 3 – Ferro e fuoco

Vi avevo anche già parlato dei due bulletti della scuola. Il primo si chiamava Pier Francesco Maria Ferrandi, detto il Ferro perché era uno “spesso” (nel senso di importanza, spessore). Tutto doveva passare da lui, tutto doveva restare sotto il suo controllo, non per buonismo o altruismo, ma perché era proprio cattivo, prevaricante. Protetto dagli insegnanti perché figlio di genitori benestanti intortati in politica, al Ferro era concesso tutto. Il suo bersaglio preferito era la povera Rinetta; non esitava ad insultarla nei corridoi, persino con scritte irriverenti sui muri. Tante volte l’avevo salvata, o perlomeno ci avevo provato, dalle...

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Io abbraccio solo Cristina – 2 – La famiglia

Ultima di otto figli di una famiglia gerarchica, retrograda, maschilista, patriarcale, per qualche strana ragione sin da piccola si era sentita sempre inadeguata, come una nota stonata in una sinfonia, una catapecchia in un quartiere residenziale. Era abituata a non far rumore, a stare in punta di piedi, invisibile, sola. Suo padre, quando la guardava le diceva che era nata per errore ed era figlia di Ogino. La poverina ha capito solo da grandicella chi diavolo fosse questo “Gino”. Per tanti anni infatti aveva creduto di essere stata adottata o di essere il frutto di una scappatella col macellaio....

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