Autore: Caterina Rizzi

Adesso nel mio cielo ci sei anche tu – 4

A casa ho dipinto un quadro con una sola nuvola nel cielo blu ed un aeroplano… ogni momento, ogni ricordo, ogni frase, ogni sguardo che mi scava nel cuore è rappresentato da una stella nel mio cielo. Ci sono anche il nonno e la nonna nel mio quadro, rispettivamente il simpatico Saturno e la solida terra che mi hanno dato l’amore di una famiglia. Penso questo mentre sono sulla moto con Patrizio, penso a cosa sto andando incontro e a cosa dipingerò stasera su quel quadro… Oggi vado da mia madre. Contrariamente alla mia teoria “figopenicentrica” (cioè che tutto...

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Adesso nel mio cielo ci sei anche tu – 3

Nel frattempo la sensazione strana sulla mia gonna aumenta e quando ci metto la mano mi accorgo che  una gigantesca cicca smangiucchiata si è impossessata di gran parte del tessuto. Vado nel bagno di un bar e facendo le contorsioni con in mano un fazzolettino umidiccio, mi libero della cicca, lasciando però una chiazza su un punto critico che ad un qualsiasi osservatore darà da pensare che io me la sia fatta sotto. Comunque è tardi, devo raggiungere questo maledetto ufficio e fare questo maledetto colloquio!! Se andrà bene saprò la verità… devo pensare solo a quello. Cerco di...

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Adesso nel mio cielo ci sei anche tu – 2

Per fortuna i due  tizi rumorosi scendono dal treno e posso mettermi vicino al finestrino per lasciarmi assorbire dai miei pensieri. La solitudine non dura molto: arrivano una mamma ed una bimbetta che mi fanno ripensare al mio passato. La bimbetta è esile, vagamente mi somiglia, ma la mamma è l’antitesi di ciò che era la mia. Dalla testa ai piedi è fuori moda, col suo tailleur color nocciola ed il suo taglio di capelli anni 80, si vede che è troppo impegnata a far la mamma ed i figli hanno la priorità su tutto. Lo vedo da come...

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Adesso nel mio cielo ci sei anche tu – 1

Ho deciso di prendere il treno… non ce la posso fare ad affrontare il traffico, i camion, gli autisti indisciplinati, incazzati col mondo. Mi sento troppo piccola nella mia utilitaria anonima dal colore smorto: sembra che tutti vogliano prevaricarmi, superarmi, sovrastarmi ed io non sopporto l’arroganza delle vessazioni, soprattutto prima di un colloquio di lavoro così importante. Preferisco la passività del treno, il farmi trasportare dall’assenza voluttuosa di pensieri leggeri mentre guardo fuori dal finestrino ed osservo la gente che aspetta sui binari, immaginando le loro vite. Ho sempre pensato che il sole illumini le debolezze della gente, mentre...

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Io abbraccio solo Cristina – Indice

Io abbraccio solo Cristina Io abbraccio solo Cristina – 1Io abbraccio solo Cristina – 2 – La famigliaIo abbraccio solo Cristina – 3 – Ferro e fuocoIo abbraccio solo Cristina – 4 – Maria Vittoria e la signora BassiIo abbraccio solo Cristina – 5 – L’orcoIo abbraccio solo Cristina – 6 – RinascitaIo abbraccio solo Cristina – 7 – Vecchie conoscenze…Io abbraccio solo Cristina – Indice Vai ai...

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Quelli di Writer Monkey su Facebook

13 hours ago
Writer Monkey

Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!! @fanpiùattivi ... Vedi altroVedi meno

3 days ago
Writer Monkey

Sono passati i giorni che aspettavamo da un po’. Quelli che ti fanno dire: adesso per un po’ me ne sto tranquilla!
Domenica 13, seconda giornata a Cantine Teatrali, abbiamo rimesso in scena Cercando Monica Amando. E chi l’ha vista anche a Teatro Trastevere, per le prime date, ci dice che la nostra Monica sta crescendo. Agostino Franchi ha lavorato sulla memoria con tutti, in particolare con Paola Calizza (che di suo ce l’ha portentosa e ha interpretato Monica a teatro per la prima volta risultando convincente e autentica). L’aggiunta di Giorgiana Moruzzi, invece, ci ha permesso di rendere alcuni momenti più esterni, onirici, degli incisi, proprio come sono stati concepiti nel testo.
È una architettua complessa, che richiede un certo tempo per maturare. Un progetto ambizioso, che ho elaborato sulla carta senza rendermi conto di quanto lo fosse, ambizioso.
Agostino lo sta perfezionando di volta in volta, con il poco tempo a disposizione, con le mille difficoltà del caso… provare tutti insieme è praticamente stato impossibile. E allora tutti ci hanno dato dentro a coppie, singolarmente, per ottenere la magia finale. Per la prima volta in scena la mia nuova Aisha, Paola Castellano dei Policantus, che ha cantato la prima canzone che abbia scritto in vita mia. Una marea di prime volte… in una sola giornata.
Avrei voluto la sala piena. Per gli interpreti, per Fabio falaguasta e Alessandro Vecchia che hanno suonato la loro bellissima musica originale.
Il mio rammarico è questo. Non riuscire a tramettere che questa dedizione avrebbe meritato attenzione. Mezza sala non mi va giù, pure col derby. Non mi va giù per loro.
Un grande regalo mi è stato fatto nel pomeriggio. Figlie di Medusa è un progetto da far crescere e maturare, con il meraviglioso contributo musicale di Anna Boccolini e Barbara Sperduti, potentissime insieme.
Grazie a tutti gli interpreti per aver dato vita ai mie testi e a quelli di Paola Camusi e a CREI @interpretilis per l’interpretariato LIS. È stato un momento bellissimo.
Grazie Nicoletta Nicolai, Agostino Franchi, Pino Chisari, Andrea Vasone, Giorgiana Moruzzi, Maria Pia Tanturli. Grazie poi, come sempre, a Faby e Anto ❤️ E agli artisti della mostra!!
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