Autore: Angelo Fabbri

Il fiore

Il riflusso dell’onda mi ha recato un fiore. È bianco, perfetto, l’ho raccolto e posato sui tuoi neri capelli: come sei bella, amore! Camminava sulla riva del lago, scalzo, le dita dei piedi che affondavano nella terra bagnata, le mani nelle tasche dei jeans. Onde lievi increspavano la superficie, mosse dalla brezza. Si chinò a raccogliere una pietra, sentendo nella schiena l’umidità dell’aria, poi si fermò un attimo a guardare in lontananza e la lanciò con forza, per vederla rimbalzare e poi sprofondare piano. Un salice che scendeva quasi sull’acqua gli ostruiva la strada: ne spostò le fronde con...

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Nebbia di mare

Sale la nebbia dal mare, pesante, intrisa d’acqua salata, ad avvolgere il porto e la città, e i miei pensieri. Gli occhi lacrimano sogni perduti, la vita che sfugge, l’ieri che non ritorna, non ritornerà mai. Una figura sembra uscire dal mare, è un uomo vestito di scuro. I suoi tratti si confondono con il grigio plumbeo del cielo, i vestiti volano al vento come bandiera, i suoi capelli… Si avvicina, e senza guardarmi mi passa oltre, e un vago sentore di muschio e alghe è il segno del suo venire, prima che la nebbia lo inghiotta ancora, alle...

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Un té nel deserto bis

L’aria rovente che proveniva dal deserto le bruciava il volto, ma la mancanza di umidità rendeva quella tremenda temperatura almeno sopportabile. Il trucco consisteva nel non scoprire la pelle e non agitarsi, indossando abiti di lana leggera per conservare la temperatura del corpo. Cat conosceva tutto questo perché era stata folgorata sulla via di Damasco (per così dire, in realtà in una biblioteca di Los Angeles) dal romanzo di Bowles, e da allora non aveva fatto altro che documentarsi sul mondo del Sahara, trovandolo sempre più misterioso e affascinante. Il desiderio di recarcisi personalmente si era fatto sempre più...

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Brava gente

Fa freddo. Il muretto su cui mi sono seduto è basso, di cemento, rovinato dagli anni e dalle intemperie, e divide la stradina da cui sono arrivato dal prato bruciato dal gelo. Oltre ad esso c’è una casa dipinta di un pallido rosa, con le persiane chiuse. Più in là si allarga la valle. In cielo nuvole grigie. Ho posato le borse vicino ai miei piedi, ancora piene di roba. Qualcosa ho venduto, ma poco, non c’è molta gente in giro di questa stagione. Eppure a me piace girare per i paesi, non c’è la frenesia della città e...

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Il duello

I due guerrieri si fronteggiano nel centro dello spiazzo in terra battuta, girando lentamente senza mai staccare gli occhi l’uno dall’altro. Entrambi sono destrimani, per cui la rotazione avviene verso destra, per allontanare il fianco esposto dall’avversario, ma nello stesso tempo si allontana anche la possibilità di colpirlo. Almeno finché uno non si sarà fermato. Il gigantesco barbaro porta calzoni di pelle marrone e una casacca borchiata dello stesso colore, al cui centro è applicato un giustacuore in metallo battuto che riluce ai raggi del sole, lanciando riflessi abbaglianti. Le braccia sono nude e luccicano di sudore. Nella mano...

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2 days ago
Writer Monkey

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
... Vedi altroVedi meno

“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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2 days ago
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4 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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