Autore: Angelo Fabbri

Il fazzoletto rosso

«Ehi, nonno! Ti sei addormentato?». Mi voltai di scatto verso il ragazzotto impertinente che mi aveva apostrofato, fulminandolo con lo sguardo. L’insegnante che accompagnava la scolaresca era distante, impegnata a spiegare ai ragazzi come funzionava una casa di riposo, anzi, il Centro Assistenziale per la Terza Età, come era pomposamente chiamata, così non si avvide di cosa stava succedendo. «Se riuscissi a dormire lo farei volentieri» risposi, cogliendolo di sorpresa «ma è dalla tua età che il sonno non mi è più amico». Vidi che rimaneva interdetto. Ci pensò un attimo su – non sembrava molto sveglio, ora che...

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Liborio Romano

L’aria nel locale era saturo di fumo e dell’odore acido del vino di pessima qualità. Alcune persone giocavano a dadi in un tavolo d’angolo, e la foga del gioco li faceva ogni tanto esplodere in esclamazioni di gioia e altrettanto spontanee bestemmie. «Quello che non capisco, Liborio» disse l’amico «è perché un uomo della tua posizione si ostini a venire in letamai come questo!». «Ragazzo caro» rispose l’altro «a chi stai parlando? Al nobile, all’avvocato, al massone?». «Credevo di parlare al ministro di Francesco II…». «Quello a cui il buon re, in partenza per Gaeta, disse: “Don Libò, guardat’u...

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Io, Chico

Fare il seringueiro non era la mia passione, ma in quel mondo ci ero nato e non sputo nel piatto che mangio. Nessuno di quelli che i facenderos chiamano morti di fame, miserabili, lo fanno, e non perché siamo schizzinosi o superstiziosi, ma perché siamo orgogliosi del nostro lavoro e della nostra fatica. La mia storia la conoscete tutti, sono partito dalle piantagioni nel cuore dell’Amazzonia, a Xapuri, e sono arrivato a parlare di fronte al Senato degli Stati Uniti, proprio il paese da cui venivano gli speculatori contro cui abbiamo sempre combattuto, e ho vinto. Lo so, la...

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Texas Hold’em

La sala è elegante. Pavimenti di marmo lucidato a specchio, lampadari sfaccettati di cristalli. In fondo un lungo bar con il banco in granito nero che prende metà della parete. Tende rosse alle finestre che creano un’atmosfera di notte permanente, anche se adesso non ce n’è bisogno. Fumo, tanto, che gli aspiratori a tutto regime non riescono ad eliminare. Al centro della sala un tavolo isolato, con sei sedie. Il panno verde sborda leggermente, fissato con dei fermatovaglia d’acciaio. Le carte sono pronte in un angolo. «Quei due» disse Alfio al suo amico, «sono industriali del nord est. Ricchi...

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Consecutio temporum, e altre amenità

Che cosa sia la consecutio temporum lo sappiamo tutti. Che uno scrittore con buona pratica della lettura riesca a concordare modi e tempi ‘a orecchio’ pure, così come sappiamo (dovremmo sapere) che la lingua italiana contiene tante sottigliezze e tranelli che è facile cadere in errore, anche se ci si crede esperti. Poco male, succede a tutti e ci sono manuali a cui ricorrere (per esempio questo: http://grammatica-italiana.dossier.net/grammatica-italiana-17.htm), esattamente come  quando ci si dimenticava come risolvere un’equazione di secondo grado e si ricorreva al libro di testo nascosto sotto il banco: il Delta, chi era costui? Discorso diverso quando si...

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Amici

Con Roberto ci eravamo persi ai tempi dell’Università, anzi, verso la metà, quando io ho cominciato a lavorare e improvvisamente le priorità della contestazione mi sono sembrate meno importanti. «Eddai, Francesco» mi diceva «fai uno sforzo e vieni anche tu, è importante!». Io magari avevo fatto il turno di notte e dovevo rimontare alla sera, e proprio non avevo voglia di giocare a rincorrermi con i celerini. «Sono stanco, Roberto, vado a stendermi un paio d’ore…». «Ma solo per questa volta, cosa ti costa?». Allora finivo per incazzarmi e litigavamo: «Ma vaffanculo! Hai mai lavorato in vita tua? Mi...

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3 days ago
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo.

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

A cura di Ilaria Giovinazzo (che ha interpretato per noi i suoi versi) - Editoriale Jouvence
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“Per una sera sono diventata Lalla...”
@ilaria.giovinazzo ci presenta Lalla per la Rassegna Anticorpi (voluta e promossa per il secondo anno dall’assessora @alessandraclementini) . Per il Comune di Monterotondo ieri sera presente @giulianasestili che ha ribadito l’importanza di questa inziativa e dell’importante seguito che ha ricevuto dalle realtà culturali di Monterotondo. 

“Quante volte ho bevuto l’acqua del fiume Sindhu?
Quanti ruoli ho recitato su questo palco?
Quanti corpi umani ho abitato?
Ma sono sempre la stessa Lalla, cosa è cambiato?”
Lal ded, versetto 64
da Pura luce, canti mistici del tantrismo kashmiro

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3 days ago
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5 days ago
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Ci vediamo domani❤️ ... Vedi altroVedi meno

Ci vediamo domani❤️
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