Sono ombre altalenanti
le anime di Miyajima
Scorrono insieme ai ruscelli
dalle verdi cime
per specchiarsi in occhi orientali
di donne in kimono.

Scalano il vento con i cerbiatti
gli avi di Itsukushima
cadenzati
dal ritmo dolce e legnoso
di antichi strumenti tibetani.

Al mattino li senti strisciare
gli occhi penitenti di Miyajima
quando con la bassa marea
riaffiorano i ricordi
e tentano di lasciare la verde isola
dal santuario color sangue.

Calpestano la terra bagnata
i fantasmi di Itsukushima
sotto al tori gigante.
Sono in cerca di fuga
da visioni insensate.

Al tramonto peró
fanno sempre ritorno
i cuori spezzati di Mihajima.
La marea allora è alta
e si lasciano trasportare
sotto al tori per metà sommerso.

È l’ora della contemplazione
e con la bellezza provano
invano
a soffocare il dolore
insieme al frastuono cieco
delle bombe su Hiroshima.