“Vuoi un bicchiere d’acqua?”, gli chiesi, dimenticando che a causa dell’incidente aveva completamente perso la memoria.

“Cos’è un bicchieredacqua”, mi rispose a domanda con un’altra domanda, pronunciando le parole proprio così, tutte attaccate. Da lì capii che non aveva idea di cosa fosse un bicchiere e cosa fosse l’acqua.

L’acqua è difficile da spiegare a parole – cominciai – Non ha colore, non ha sapore, eppure contiene la vita.

Prova a chiudere gli occhi e immaginare di stare ancora nel grembo materno. Prova la sensazione di non avere peso e sentirti sempre supportato, sostenuto e anche cullato. Quella è l’acqua che per prima hai conosciuto, il tuo riparo e la tua tana. L’acqua è un liquido, qualcosa che puoi toccare e bagnarti ma alla quale non puoi dare forma, perché è in eterno movimento.

L’acqua scorre nei fiumi, si agita nel mare, si placa nei laghi. L’acqua ti cade addosso rinfrescandoti o bagnandoti a seconda che la pioggia ti sorprenda d’estate o d’inverno.

L’acqua è qualcosa di cui senti il bisogno quando la gola si fa secca, e quando la bevi senti un dolce refrigerio scenderti per la gola e rigenerare tutto il corpo.

L’acqua del mare è molto salata, non puoi berla senza tossire. Quel sale però ti permette di stare a galla e sentirti libero e leggero.

L’acqua che si beve è pura, di fonte, ma dalla fonte non puoi trattenerla se non la imprigioni in qualcosa di solido, rigido, privo di feritoie. Se provi a intrappolare l’acqua nei palmi delle tue mani, mettendoli a coppetta, troverà sempre un modo per sgusciare via.

Il bicchiere è la trappola dell’acqua ma anche il tuo modo per contenerla. E’ qualcosa di chiuso in basso e ai lati ma aperto in alto, in modo che tu possa accedere al suo contenuto. Lo avvicini alla bocca e lasci scorrere lentamente l’acqua dentro di te. Può essere di vetro, di plastica o anche a volte di legno, ma io te lo consiglio in vetro, che non altera il sapore dell’acqua. Lo so, ti ho detto che non ha sapore. Ho mentito. L’acqua sa di vita, di fresco, di rugiada, di pioggia, di neve sciolta.

Bevi, e ricorderai anche a cosa mi riferisco con queste parole che hai dimenticato.

Prova e vedrai: è più facile a farsi che a dirsi. Perché è nella nostra natura bere per sopravvivere. Il nostro corpo è formato soprattutto di acqua, e grazie ad essa funziona tutto meglio all’interno di esso, e pensi anche più veloce. Io ho bevuto, prima di trovare le parole da pronunciare per  te.