“Tutti al mare,
tutti al mare,
a mostrar le chiappe chiare…”

… cantava un tempo Gabriella Ferri.
La ricordo bene, eccome.
Questo suo brano estivo era assurto a simbolo dell’estate vacanziera italica e ora mi sovvengono immagini sbiadite in bianconero di famiglie intere stipate sulla Seicento, valigie di cartone ben assicurate da robuste cinghie elastiche sul tettuccio dell’auto, cestini di vimini colmi di cibarie di varia natura per rifocillare gli stomaci durante il lungo viaggio verso “il mare”, e poco importa se il “lungo viaggio” da affrontare era magari di solo qualche decina di chilometri più in là…
Niente climatizzatore, all’epoca, sull’auto.
In compenso, finestrini abbassati, folate di aria caldo-umida nell’abitacolo, visi imperlati di minuscole goccioline di sudore, fischiettii e canti familiari a squarciagola, quasi in un delirio collettivo da sindrome vacanziera della quale, però, nessuno si preoccupava più di tanto. Anzi, era la benvenuta!
Dopo un intero anno trascorso a sgobbare, il rito del viaggio verso il mare assumeva un carattere finalmente liberatorio per cui tutto era ammesso.
Persino i conati di vomito dei pargoli sui sedili posteriori, eccitati dalla tanto attesa novità quanto malauguratamente deboli di stomaco ad ogni curva appena più accentuata del solito.
Tutto, però, veniva stoicamente tollerato con benevola comprensione, persino dal capofamiglia alla guida, ché tanto, si sa, si stava finalmente andando “in vacanza”!
Ecco, a questo pensavo poco fa.
Qui, su questa spiaggia assolata della Versilia che oggi è tornata a mostrare il suo aspetto estivo dopo la gran pioggia di ieri.
Ho dei nuovi vicini di ombrellone, da stamattina.
Una coppia di coniugi francesi con due figli maschi adolescenti, da un lato, e un’altra coppia, curiosamente assortita, dall’altro.
E mi diverto, dunque, ad osservare chi mi circonda provando ad imbastire storie in base a pochi dettagli…
Ecco, quindi, che la coppia “curiosamente assortita” ha catturato la mia attenzione dando la stura ad un volo di fantasia, ma forse in qualche modo pure legato al vero!
Lui, grasso e panciuto cinquantenne, come minimo, peloso e scarsamente attraente; lei, splendida sventola dai tratti somatici orientali, fisico tonico e perfetto, lunghi capelli neri ad ornare la schiena, max trentenne, esagerando.
Han pasteggiato a coca cola e chips bevendo entrambi da un unico bicchiere e un’unica cannuccia. Poi, si sono alzati per andare al bar della spiaggia, 50 metri più in là, e per l’occasione la damigella si è completamente “rivestita” con un microabitino fasciante tutto glitterato e appariscente, mentre il suo cavaliere la immortalava strada facendo con innumerevoli sequenze di foto a raffica dal telefonino…
Beh, mi son proprio divertita ad osservarli, oggi, quei due!
Il mondo è bello perché è vario, si dice, no?
Chissà, forse qualcuno, invece, si sarà pure divertito ad osservare la sottoscritta digitare per mezz’ora sullo smartphone… Ma se mi guardo intorno vedo che sono in buona compagnia, nonostante tutto, hahahaha!
Vabbè, dai.
Diamoci una mossa. Il mare ondoso invita ad un bagno veloce prima di rientrare all’hotel.
Vado.
Anch’io.
Come gli altri.
Tutti al mare!

Tutti al mare,
tutti al mare,
a mostrar le chiappe chiare…