Manca poco all’inizio del primo atto, dietro le quinte un gran fermento, gli ultimi preparativi, veloci ripassi del testo, scongiuri vari, adrenalina alle stelle.
Solo il protagonista è calmo e indifferente a tutto ciò, si avvicina al sipario e ne scosta un lembo;
strizza gli occhi per focalizzare meglio gli spettatori. Il teatro è pieno, c’è il tutto esaurito, ma a lui interessa una sola persona… eccolo, è proprio in prima fila, l’odiato rivale. Si volta verso il palcoscenico e guarda la sua partner ormai pronta ad entrare in scena, quanto è bella! E quanto la ama, di un amore disperato, non corrisposto, già, perché lei ama lui, proprio lui, seduto in prima fila. Attento a non farsi vedere resta ancora qualche secondo dietro il sipario, pregustando mentalmente ciò che avverrà durante la recita.
– Stasera vedrai un grande spettacolo – sibila tra i denti, mentre guarda il suo rivale con odio.
– Al terzo atto ci sarà la scena madre: per gelosia dovrò uccidere la mia compagna, ho già provveduto a sostituire due pallottole a salve con quelle vere: una per lei e l’altra per me.
– Te la porterò via sotto gli occhi, e tu non potrai fare niente.
Con un ghigno feroce lascia il sipario, ora è pronto per la sua ultima, drammatica recita.