“Credimi Milly, se lo fai macerare per un po’ in olio e limone prima di passarlo nel pangrattato allora sì che sembra un piatto serio. Vedrai, lo apprezzerà anche quel rompiscatole del tuo uomo.”
“Katty, che fai ricominci? Non deve piacere a te, ok!? Cosce di pollo disossate dici, eh?”
“Sì, vedrai Milly, non comprerai più petti! …Porcapaletta che caldo! Sarà la maschera…”
“Porcapaletta? Ma io dico, Katty, ti sembra un’imprecazione seria questa… Ad ogni modo più della maschera, potrei suggerire l’eventualità che qualche simpaticone tra quelli qui presenti abbia deciso di giocarci un bello scherzetto, di trastullarsi facendo l’eroe, hai presente? Ed abbia alzato la temperatura.”
“Sì, credo tu abbia ragione. Vediamo un po’…Oh Oh! Dr. Manzi, non mi dica che sotto quel musetto da impiegato del mese si celi in realtà un impavido Cuor di Leone? E poi dicono di quelli che lavorano in banca che non siano tipi fantasiosi!! Non dicono così Milly?”
“… non sono… nono sono stato io… lo giuro… Signorina Milly, signorina Katty, non avrei mai…”
“Bhe certo, decidere di rapinare una banca in estate vestite da Cat woman… avremmo potuto almeno evitare il lattice, eh Katty?”
“Dai siamo in montagna Milly, non esagerare!”
“Dr. Manzi, ora ho caldo e sa come siamo noi donne, intendo donne vere, come me e katty… sa cosa ci capita quando abbiamo freddo, o caldo, o ci fanno male le scarpe, o abbiamo fame…”
“O lo smalto Milly, non dimenticare lo smalto, io mi incazzo da morire quando mi si scheggia!”
“Insomma, quello che io e Katty stiamo cercando di dirti è che diventiamo nervosette!”
“Crede che sia un bene per lei, Dr. Manzi, se ci innervosiamo? Spiegaglielo tu Milly, prova a fargli un disegnino, magari afferra meglio il concetto.”
“Non sono stato io, non sono…”
“Silenzio, katty ti sta parlando, non sia maleducato Manzi, non si interrompe una signora!”
“Quindi le comunico che se qualcosa andasse storto, visto il coraggioso ma stupido tentativo da lei stoltamente intrapreso (come del resto si addice ad uno stupido, quindi volendo c’era anche da aspettarselo) il suo cervello sarà il primo ad essere spappolato! Contento?”
“Non io… non io…”
“Ma che fa ora piange? Dai Katty, consolalo, sali sul bancone, fagli vedere i tuoi progressi nel flamenco.”
“Ok, però prima Molly… facciamo in modo che quella faccetta ebete del Dr. Pretori – oh, nulla di personale, ma sembra quasi non rendersi conto che lo stiamo rapinando, cazzo! – comunque, che mi riporti il clima tipo a 20 gradi, ecco!”
“Non esagerare Katty, troppa escursione termica fa male. 24 gradi Dr. Pretori, altrimenti reumatismi, cervicale, cervello spappolato… vero caro Dr. Manzi? Oh ma è un rubinetto! Dai ora stavo scherzando, si capiva! Si capiva?”
“Dott.ssa Loren, è lei la direttrice giusto? Non è di qui giusto… di dov’è, tipo svedese? Wow, che bel pezzo di donna! Vedo che anche lei indossa pantaloni in lattice? Complimenti, in formissima, poi considerata l’età! Eh Molly, dà una pista anche a te, ed avrà vent’anni di più! Come fa, palestra? Va a correre?”
“Aspira ad unirsi alla squadra forse, che ne dici, Katty?”
“Perché no, Molly? La prossima rapina così ci vestiamo da ‘Occhi di gatto’. Oh sarebbe super! Il mio sogno fin da piccola… determinante per la carriera che alla fine ho scelto! “
“Per chi non lo sapesse è un cartone giapponese. Tre sorelle, molto fighe e parecchio ladre… Sorelle proprio come me e Katty.”
“Molly sei un’Idiota, quante volte devo dirti di non far trapelare nostri dettagli personali, che poi mi tocca farli fuori tutti!! Bum Bum! Che ne dice dr. Manzi? E dai, che scherzo! Io ci andavo pazza comunque. Kelly era davvero sensuale…”
“Loren, la borsa, non è che me la riempi un po’ più in fretta… fallo per il cervello del povero Dr. Manzi. E comunque Katty, era Tati la più figa, non Kelly.”
“Tu stai fuori, Molly.”
“Tu sei pazza, Katty.”
“Sai” “sai” “che” “che” “ti” “ti” “dico” “dico” “a me” “a me” “Kelly…” “Tati…”
“fa schifo!”
“Boom!!” “Boom!!”
“Sheyla, la migliore era Sheyla, cazzo. Lo sanno tutti.
In realtà sono Russa, non svedese, non mi chiamo Loren ma Alina, e a differenza di Loren che non ha neanche il porto d’armi, per vostra sfortuna, io giro armata. Forse l’unico dettaglio per il quale non sono del tutto fedele al personaggio che interpreto.
Visto che strana la vita, Manzi? Una cambia Paese, nome, identità, perché vuole starsene tranquilla. Anni nelle forze speciali, una bella collezione di minacce di morte da assassini internazionali di tutto rispetto e poi, finalmente, ti mettono a dirigere una banca di un paese dimenticato da Dio nelle montagne Trentine, in Italia, per non dare nell’occhio.
Ti sposi con l’idraulico. Impari bene la lingua e persino a cucinare, come un’italiana… Accetti per quieto vivere addirittura che il primo Dr. Manzi di turno ti guardi il fondo schiena ogni volta che vai in bagno, nonostante tu sia il suo capo. Eh sì, Manzi, non è che sei proprio un genio a non farti beccare.
Figli no. Troppo vecchia per quello. Ma alla fine ti abitui e ti affezioni persino alla gente.
E proprio qui, qui… due esaltate fissate con Pulp Fiction decidono di farti saltare la copertura.
Ah ora piangete?
È solo una ferita di striscio.
Io stavo messa molto peggio quando ho fatto fuori tre armadi a quattro ante che avevano il compito di intrattenermi, con un cucchiaio.
Il curry. Quando uscirete di galera – mi spiace informarvi che non sarete più molto credibili come Cat woman quando ciò avverrà, e neanche per Occhi di gatto… – Comunque, aggiungete un po’ di curry nella panatura del pollo.
E smettila di frignare, Manzi! Un po’ di contegno!
Tati. Ma come si fa a dire che la più figa è Tati, capisco Kelly, ma Tati?”