Hillary era ospite della zia Grace in quei giorni.
Dopo aver fatto disegni e piccoli oggetti di cartapesta, chiese:
“Zia, mi racconti una storia?”
“Certo, ne so una molto carina, ascolta”:

“In un tempo assai lontano
proprio in mezzo alla campagna
in una piccola casetta
abitò una famigliola, padre, madre
e figlioletta.
Questa bimba assai ciarliera,
con gli gnomi discuteva,
con le fate chiacchierava,
con il mago essa imparava
tante piccole magie.
Ma una grande siccità,
la famiglia fece migrar,
addio fate, addio miei gnomi,
caro mago addio, piangea la piccolina.
Il mago le promise :
“Sarai sempre qui con noi,
la tua effige scolpirò”.

Passarono cent’anni
ed un’altra famigliola, padre madre e figlioletta,
nella piccola casetta di buon grado s’installò.
La bimbetta assai graziosa, aspettando il desinare,
la parete lì di fronte s’era messa ad osservare.
Tutto a un tratto, assai sbiadito,
vide un viso di fanciulla disegnato sopra il muro.
“Oh che bello – disse, qui c’è stata un’altra bimba,
ho trovato un’amichetta, io ti chiamerò…Muretta!”

Hillary, fu talmente entusiasta, che si mise a fissare il muro divisorio
fra il soggiorno e la cucina.
“Cosa fai Hillary?” – chiese la zia.
“Voglio vedere se Muretta è stata anche qui”.
La zia Grace la guardò con tenerezza scompigliandole i riccioli.