Socchiuse leggermente un occhio e bastò per restare investita da un dolorosissimo fascio di luce.
Lo richiuse immediatamente e si rigirò nel letto avvolgendosi nuovamente sotto le lenzuola di seta nere, ondeggiando delicatamente sul materasso ad acqua.
Poi ancora una volta quella vibrazione e la fastidiosa sensazione di disagio. Era la vibrazione del cellulare che la sera prima aveva ficcato sotto il cuscino in modalità aereo.
Sempre a occhi chiusi lo trovò a tentoni, con il dito indice, che spiccava sul talamo nero per la laccatura rosso bor-deaux, schiacciò il tasto e si sforzò per far uscire un filo di voce.
«Pro..nto..»
«Dòbryj den Lucynda!»
Era la voce squillante e autoritaria della sua amica Irina Minutova, meglio conosciuta come “Estrema Sintesi”.
«Porqué me chiami all’alba?»
«Это десять часов, и у меня есть важные новости из офиса босса!»
«Irina, por favor!»
«Scusami tovarish amica mia, dimenticavo la tua hевежество ignoranza. Zono ore dieci e ho notizie importanti da ufficio del Boss.»
A quel nome Lucynda Morositas spalancò gli occhi, scattò seduta nel letto, come per incanto sentì di non avere più sonno e fu certa che dal suo corpo era evaporato anche l’ultimo residuo della sbornia della sera prima.
I neuroni del suo cervello erano ormai in moto e si prepararono ad incamerare quante più notizie possibili.
Per lei il Boss era una sfida vivente.
Però dobbiamo prima spiegare qualcosa.

 

 

Allora, Lucynda Morositas faceva parte da anni del cast di scrittrici della WM Editions, era stata una delle prime a credere nel talento di Hillary Augustin e con lei aveva lottato per quella Casa Editrice.
Lei era lì quando la stampa le definiva non solo delle scimmiette, ma anche delle streghe senza futuro.
Lei era lì quando fu evidente che si erano sbagliati tutti e quando la WM esplose nel panorama delle case editrici di mezzo pianeta.

Lucynda era in prima fila nella  famosa copertina di “Life” che le ritraeva mascherate da scimmiette o quando si recarono a ritirare il premio Strega, per una loro collaborativa, travestite appunto da streghe che, con tanto di ramazze, spazzavano via la concorrenza.
Comunque lo spirito caliente di Lucynda non poteva fermarsi a scrivere romanzi, così anche grazie al dinero della fa-miglia (la rinomata marca di liquirizie spagnole) decise di intraprendere una sua strada e si rivolse a quello che la gen-te amava di più: il gossip!

Che poi sarebbe il pettegolezzo.

Così Lucynda divenne il terrore dei vips e la smascheratrice di fake news, che poi la cosa più bella dopo lo smasche-rare scoop bufale è crearle, e lei sapeva gestire entrambe le attività.
Insomma, per farla breve, tra le prede più ambite della stampa scandalistica mondiale c’era proprio il Boss.
Niente trapelava della sua vita privata, e il sogno di Lucynda era quello di svelare al pubblico il vero volto di Hillary Augustin, possibilmente senza danneggiarla, però lei sarebbe stata la prima a farlo!

Ovviamente tra le sue collaboratrici più feconde c’erano l’amica russa Irina Minutova e la giallista Milita Garcia, tut-te amanti della “verità”.

 

«Hanno indetto riunione urgente e cекрет segretissima.»
«Irina sei lì, nel palazzo?»
«Da. Sono qui.»
«Voy a estar ahí!»
«Sbrigati!»